Dentro il testo

CANTO X Inferno Dentro il testo I CONTENUTI TEMATICI La giusta gerarchia dei valori Il tema centrale del canto X è il riconoscimento della giusta importanza da attribuire ai valori terreni rispetto a quelli ultraterreni. Sono in discussione, in particolare, la gloria nell azione politica e l attività intellettuale, espresse da due figure di straordinaria altezza morale: Farinata degli Uberti, che rappresenta la dedizione alla propria città e la passione politica e civile; e Cavalcante de Cavalcanti che, oltre a esprimere il nobile sentimento dell amore paterno per il figlio, è portavoce di un alto ideale di vita fondato sulla passione per le lettere, la filosofia e la poesia. Dante li guarda con ammirazione e reverenza, e tuttavia li condanna all Inferno. Gli epicurei Farinata e Cavalcante si trovano nel cimitero degli epicurei. La figura del filosofo antico Epicuro di Samo (IV-III secolo a.C.) è chiamata in causa attraverso una semplificazione del suo pensiero, ridotto all idea che l anima si dissolva con il corpo e che non vi sia quindi una vita ultraterrena. Farinata e Cavalcante, conformandosi a questa idea, hanno trasformato i loro valori terreni in obiettivi assoluti e slegati da un progetto divino. Per Dante, in quanto cristiano, questa visione delle cose è inaccettabile. Farinata fu eroico nel battersi per il bene della patria (pur dal punto di vista della sua fazione); Cavalcante fu un padre capace di favorire lo sviluppo dei talenti letterari e filosofici del figlio Guido. Ma entrambi sbagliarono perché avrebbero dovuto collocare le loro azioni nel quadro più ampio del progetto divino per l anima umana, all interno del quale i valori mondani sono strumenti per compiere la volontà di Dio. di Dante, l errore che lo ha portato nella selva oscura: una visione tutta terrena dell esistenza, in cui la politica e le lettere, private della loro più alta finalità religiosa, sono divenute strumenti di superba esaltazione dei propri talenti. Il dialogo con Cavalcante mostra la conversione di Dante: mentre il padre di Guido è ancora convinto che l altezza d ingegno sia il massimo dei valori, tale da consentire il viaggio oltremondano, Dante ribadisce di trovarsi all Inferno non per propria iniziativa, ma per volontà divina e sotto la guida di una ragione saggia ed equilibrata (allegoricamente rappresentata da Virgilio), non superba, che ammette l esistenza di un progetto divino superiore alle proprie stesse capacità di comprensione. LE SCELTE STILISTICHE Uno stile elevato Il tono del canto X è costantemente elevato. Dante incontra due esponenti dell élite cittadina della Firenze del Duecento, che si esprimono in un italiano raffinato. Dante-personaggio si adegua a questo registro, rivolgendosi a Virgilio con formule di grande deferenza e con un lessico prezioso e aulico (O virtù somma, v. 4; mi volvi, v. 5; disiri, v. 6). Lo stesso Virgilio raccomanda a Dante, invitandolo ad avvicinarsi a Farinata, di esprimersi con parole adeguate tanto nei contenuti quanto nella forma («Le tue parole sien conte , v. 39). Farinata, infatti, impiega termini o espressioni solenni ed eleganti (Tosco, v. 22; loquela, manifesto, v. 25; nobil patr a natio, v. 26); formule corte- Dante di fronte a sé stesso Nell incontrare Farinata e Cavalcante, Dante fa anche i conti con il proprio passato. Nell ultimo decennio del Duecento, infatti, il poeta è completamente assorbito dall attività politica, da un lato, e dall interesse per la poesia e la filosofia dall altro, credendo di trovare in esse il senso della vita. Più che la passione carnale che confesserà a Beatrice alla fine del Purgatorio, è questo il vero peccato Guglielmo Giraldi, Dante parla con Farinata e Cavalcante, XV secolo. 71

Antologia della Divina Commedia
Antologia della Divina Commedia