Antologia della Divina Commedia

CANTO XXXIII Paradiso 90 sustanze e accidenti e lor costume quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch i dico è un semplice lume. [88-90] sostanze e accidenti e loro reciproche relazioni (costume) quasi fusi (conflati) insieme, in maniera tale (per tal modo) che ciò che io (ch i ) racconto (dico) è un semplice barlume (lume). 93 La forma universal di questo nodo credo ch i vidi, perché più di largo, dicendo questo, mi sento ch i godo. [91-93] Io credo di aver visto (ch i vidi) il modello (forma) universale di questo legame (nodo), perché raccontandolo (dicendo questo) sento di provare un piacere (godo) maggiore (più di largo). 96 Un punto solo m è maggior letargo che venticinque secoli a la mpresa che fé Nettuno ammirar l ombra d Argo. [94-96] Un solo momento (Un punto solo) [di quella visione] è per me (m è) maggior oblio (maggior letargo) che i venticinque secoli passati dall impresa ( mpresa) che fece Nettuno stupirsi (ammirar) per l ombra della [nave] Argo. 99 Così la mente mia, tutta sospesa, mirava fissa, immobile e attenta, e sempre di mirar faceasi accesa. [97-99] Così la mia mente, tutta assorta (sospesa), contemplava (mirava) fissa, immobile e attenta, e ardeva sempre più (sempre... faceasi accesa) [del desiderio] di contemplare. Giovanni di Paolo, La visione, XV secolo. 88. sustanze costume: nel linguaggio della Scolastica, basato principalmente sulle teorie di Aristotele, la sustanza è ciò che costituisce l essenza di qualcosa (la cosa in sé); gli accidenti, invece, sono le varie modalità con cui si presentano le sostanze e non hanno carattere di necessità. Infine, per lor costume si intende la relazione fra sostanze e accidenti. 89. conflati insieme: il linguaggio metaforico allude alla tecnica del soffiare il vetro o il metallo adottata dagli artigiani. 91-93. La forma godo: Dante afferma di aver visto il principio primo e universale (forma universal) di questo conglomerato di molteplici essenze (di questo nodo); ne è certo non per una chiara testimonianza della memoria, ma per la sensazione di profondo appagamento che gli deriva dal solo rievocarlo. 95. venticinque secoli: secondo i calcoli degli studiosi medievali, l impresa degli Argonauti, nota a Dante attraverso il poeta latino Ovidio (e per la quale si rimanda a Par., II, vv. 16-18), sarebbe avvenuta proprio venticinque secoli prima del viaggio ultraterreno di Dante. Nettuno dio del mare, figlio di Crono e Rea che corrisponde al Poseidone greco è colto dal poeta nell attimo in cui, dagli abissi del mare, segue stupefatto la scia della nave Argo che solca il mare per la prima volta nella storia dell umanità. 341

Antologia della Divina Commedia
Antologia della Divina Commedia