Canto XXII

Divina Commedia (Primo Mobile) IX cielo Canto XXII VII-VIII cielo VI cielo (di Giove) Luogo e tempo VII cielo o cielo di Saturno e VIII cielo o cielo delle Stelle fisse; notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 aprile 1300 Categoria di beati Spiriti contemplativi; spiriti trionfanti Condizione e aspetto I primi salgono e scendono silenziosamente i gradini di un altissima scala d oro; i secondi risplendono riflettendo direttamente la luce di Cristo e celebrano Maria Intelligenze motrici Troni; Cherubini Ancora stordito dal grido degli spiriti, Dante si rivolge a Beatrice come un fanciullo in cerca di protezione, e lei lo conforta ricordandogli che si trova in Paradiso, dove tutto è santo e anche l invocazione a una giusta vendetta è ispirata da sacro zelo. Poi, su invito della beata, Dante torna a fissare gli spiriti contemplativi che si illuminano e si abbelliscono a vicenda: tra questi si distingue quello di san Benedetto da Norcia, che parla senza che il pellegrino ponga domande, intuendo il suo timore di chiedere troppo. Dopo aver ripercorso le tappe della sua evangelizzazione, il santo gli mostra altri due beati, san Macario alessandrino, esponente del monachesimo orientale, e san Romualdo degli Onesti, rappresentante di quello occidentale. Scomparsa ogni ombra dell opprimente stupore iniziale, Dante vorrebbe quindi scorgere le sembianze umane di san Benedetto ma questo gli viene spiegato sarà possibile solo nell Empireo, là dove tutti i desideri saranno appagati e verso cui si indirizzano ormai in pochi, anche tra i frati, sempre più inclini ad arricchirsi e a sperperare i beni destinati ai poveri. Terminato il suo discorso, Benedetto si unisce a un gruppo di anime che sale sulla scala verso l Empireo e Beatrice spinge Dante a seguirlo. I due salgono velocemente all ottavo cielo, nella costellazione dei Gemelli, invocata da Dante perché possa sostenerlo in questa difficile prova. Da qui il pellegrino contempla i sette cieli sottostanti e la Terra, minuscola come un aiuola, che tuttavia riesce con il suo malefico potere ad ammaliare gli uomini e a renderli tanto feroci per contendersene il possesso. (Primo Mobile) IX cielo Canto XXIII delle Stelle fi cielo ( sse) VIII o (di Saturno) VII ciel Luogo e tempo VIII cielo o cielo delle Stelle fisse; mattina di giovedì 14 aprile 1300 Categoria di beati Spiriti trionfanti Condizione e aspetto Risplendono riflettendo direttamente la luce di Cristo e celebrano Maria Intelligenze motrici Cherubini Sull immenso sfondo dell ottavo cielo, Beatrice fissa il suo sguardo verso lo zenit in attesa dell aurora divina; a poco a poco il cielo si rischiara e compaiono le anime dei beati illuminate da uno scintillante bagliore, al cui interno si intravede la sembianza umana di Cristo. Beatrice invita Dante a guardarla perché finalmente è in grado di sostenere il suo sorriso. Contemplando tale straordinaria bellezza, Dante afferma che non sarebbero sufficienti tutte le lingue poetiche del mondo per descriverla. Esortato e sospinto dalla beata a visioni sempre più sublimi, egli distoglie gli occhi da lei per fissarli nuovamente sul gruppo dei beati, al cui interno sono presenti anche gli Apostoli 330 (i gigli) e Maria (la rosa). La luce (Cristo), da cui traggono il loro splendore gli spiriti, si solleva per non abbagliare Dante. Maria appare in tutta la sua luminosità e su di lei scende un alone sfavillante che la circonda come corona e le gira intorno, mentre si innalza un canto di lode dedicato a lei: è l arcangelo Gabriele. Ora anche Maria, come aveva già fatto Cristo, si solleva verso il cielo superiore, il Primo mobile, e scompare. Tutte le luci dei beati, intonando il canto Regina Coeli, si protendono verso la Vergine, come fanno i neonati che tendono le braccia alla mamma che li ha appena allattati. Tra le anime Dante scorge san Pietro trionfante tra i beati del Vecchio e del Nuovo Testamento.

Antologia della Divina Commedia
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