Antologia della Divina Commedia

CANTO III Inferno 75 ch i sappia quali sono, e qual costume le fa di trapassar parer sì pronte, com i discerno per lo fioco lume . [73-75] di sapere chi sono [quelle genti], e quale legge (costume) le fa sembrare così desiderose (pronte) di attraversare (trapassar), per quanto io vedo (com i discerno) a causa della poca luce (fioco lume) . 78 Ed elli a me: «Le cose ti fier conte quando noi fermerem li nostri passi su la trista riviera d Acheronte . [76-78] Ed egli a me: «Le cose ti saranno (fier) note (conte) quando fermeremo i nostri passi sulla dolorosa riva (trista riviera) dell Acheronte . 81 Allor con li occhi vergognosi e bassi, temendo no l mio dir li fosse grave, infino al fiume del parlar mi trassi. [79-81] Allora con gli occhi bassi e pieni di vergogna, temendo che il mio parlare (mio dir) gli fosse molesto (grave), fino al fiume mi astenni dal parlare (del parlar mi trassi = mi ritrassi). 84 Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: «Guai a voi, anime prave! [82-84] Ed ecco venire verso di noi con (per) una barca un vecchio con i capelli e la barba bianchi per la vecchiaia, che gridava: «Guai a voi anime malvagie! [85-87] Non sperate mai di vedere il cielo: io vengo per portarvi all altra riva, nelle tenebre eterne, nel caldo e nel gelo. 87 Non isperate mai veder lo cielo: i vegno per menarvi a l altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e n gelo. 90 E tu che se costì, anima viva, pàrtiti da cotesti che son morti . Ma poi che vide ch io non mi partiva, [88-90] E tu che sei lì, anima viva, separati (pàrtiti) da questi che sono morti . Ma vedendo che io non mi allontanavo (mi partiva), PERSONAGGI CELESTINO V L identità del personaggio descritto ai vv. 58-60 ha suscitato un ampio dibattito, ma quasi tutti i commentatori ritengono che vi si debba riconoscere Pietro del Morrone, un monaco eremita nato intorno al 1210 a Isernia, che nel 1294 fu eletto papa con il nome di Celestino V. Rimasto per tutta la vita in solitudine e meditazione, si ritrovò improvvisamente al centro delle trame del potere politico. Resosi presto conto di non essere in grado di sostenere il ruolo di ponte ce, vi rinunciò. Circolò da subito la voce che a convincere Celestino fosse stato il cardinal Caetani, poi eletto papa con il nome di Bonifacio VIII. Fu proprio costui a sostenere di nascosto la fazione dei guel neri che prese il potere a Firenze nel 1301 e che esiliò Dante; l accusa di vigliaccheria (viltade) del poeta potrebbe essere legata a quelle tremende conseguenze per la sua vita. Ma la condizione di questo personaggio si lega anche a un monito di Virgilio nel canto II dell Inferno. Dante-personaggio, dopo aver accettato l invito 78. Acheronte: secondo la mitologia e la religione classiche, era il grande fiume infernale. Il suo nome deriva dal greco e significa stagno , lago . a compiere il viaggio ultramondano, ha avuto un momento di esitazione e di insicurezza, temendo di non essere all altezza del compito; Virgilio lo rimprovera, ricordandogli che nella vita bisogna avere il coraggio di compiere il proprio dovere e di assumersi le responsabilità che ci vengono attribuite. dunque in nome di questa alta coscienza morale, e dell esigenza di impegnarsi e di s dare sé stessi e i propri limiti, che si spiega la condanna di colui che fece per viltade il gran rifiuto, sia egli Celestino V o uno degli altri personaggi storici con i quali alcuni critici hanno cercato di identi carlo. Celestino V rinuncia al trono pontificio, miniatura, particolare, XIV secolo. 80. temendo no: è una costruzione latineggiante del verbo temere , che in latino è seguito da una particella negativa (ne). 83. un vecchio ... pelo: il vecchio dalla bar- ba e dai capelli bianchi è Caronte (X Personaggi). L espressione bianco per antico pelo significa letteralmente bianco per la vecchiaia della barba e dei capelli . 33

Antologia della Divina Commedia
Antologia della Divina Commedia