Antologia della Divina Commedia

CANTO XVII Paradiso 63 E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle; [61-63] E quello che più ti peserà (graverà) sulle spalle, saranno (sarà) i compagni (compagnia) [di esilio], malvagi e stupidi (scempia) insieme ai quali (con la qual) tu cadrai in questa valle [l esilio]; 66 che tutta ingrata, tutta matta ed empia si farà contr a te; ma, poco appresso, ella, non tu, n avrà rossa la tempia. [64-66] i quali (che) tutti si riveleranno (si farà) verso di te (contr a te) ingrati, sciocchi (matta) e irreligiosi (empia); ma, poco dopo (appresso), loro (ella), non tu, si ritroveranno (n avrà) con le tempie insanguinate (rossa). 69 Di sua bestialitate il suo processo farà la prova; sì ch a te fia bello averti fatta parte per te stesso. [67-69] Le conseguenze (processo) saranno (farà) la prova della loro (sua) follia (bestialitate); così che (si ch ) sarà (fia) onorevole (bello) per te (a te) aver fatto (averti fatta) partito (parte) da te soltanto (per te stesso). 72 Lo primo tuo refugio e l primo ostello sarà la cortesia del gran Lombardo che n su la scala porta il santo uccello; [70-72] Il tuo primo rifugio (refugio) e la prima dimora (ostello) sarà la liberalità (cortesia) del grande Lombardo che in cima ( n su) alla scala ha (porta) il santo uccello [l aquila imperiale]; 75 ch in te avrà sì benigno riguardo, che del fare e del chieder, tra voi due, fia primo quel che tra li altri è più tardo. [73-75] il quale (ch ) avrà nei tuoi confronti (in te) un atteggiamento (riguardo) così benevolo (benigno) che tra il favorire (del fare) e il chiedere (del chieder), tra voi due, verrà (fia) per primo quello che tra gli altri è il più lento (tardo). John Flaxman, Dante discorre con Cacciaguida, 1793. 61-66. E quel tempia: l esilio di Dante fu reso ancora più odioso dai suoi compagni di esilio (i bianchi fuorusciti), gente crudele e insensata (scempia). Dopo i primi tentativi di rientrare a Firenze a loro fianco, il poeta si allontanò dalla fazione esule giudicandola malvagia e violenta; questa tuttavia, che non accettò tale defezione e accusò Dante di tradimento, fu sanguinosamente sbaragliata (avrà rossa la tempia). La profezia allude probabilmente alla battaglia della Lastra (20 luglio 1304) a cui Dante non partecipò e che sancì la vittoria definitiva dei guelfi neri sui bianchi. 67-69. Di sua stesso: gli effetti del modo di agire (processo) dei bianchi sa- ranno proporzionali alla loro sconsiderata efferatezza; per questo farà onore a Dante, rimasto sgomento per le azioni violente dei compagni di esilio, aver fatto partito da sé stesso. 70-75. Lo primo tardo: Cacciaguida preannuncia a Dante che, durante il suo girovagare di corte in corte, riceverà la prima ospitalità da Bartolomeo Della Scala (gran Lombardo), magnanimo signore di Verona dal 1301 al 1304 e fratello maggiore di Cangrande. La ripetizione della parola primo enfatizza il ruolo di benefattore dello Scaligero. Non è certo che la prima accoglienza veronese di Dante sia stata così benevola e generosa; è quindi proba- bile che l elogio di Bartolomeo derivi dalla riconoscenza che Dante portava al fratello minore, Cangrande. 72. che uccello: lo stemma di famiglia degli Scaligeri aveva una scala bianca in campo rosso, alla quale fu aggiunta un aquila nera (santo uccello), simbolo imperiale. 74. del fare e del chieder: il gran Lombardo è talmente benevolo nei confronti di Dante da anticiparne le richieste, senza lasciare che questi si umili: tra il dare e il chiedere, quindi, verrà prima il dare, di solito successivo e necessariamente collegato alla domanda. l elogio della virtù cavalleresca della cortesia, contrapposta alla mentalità opportunista e avida del mondo borghese. 321

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