Nella Commedia... e oltre

Nella Commedia... e oltre Dalla Storia alla Commedia La Crociata contro gli Albigesi Nei versi 97-102 del canto XII Dante descrive l azione di Domenico contro li sterpi eretici, facendo riferimento a quell evento storico generalmente noto come Crociata contro gli Albigesi. Nel corso del XII secolo, soprattutto nella Francia meridionale ma anche in altre parti d Europa, compreso il Nord Italia si diffuse il movimento religioso dei càtari, ovvero dei puri , un gruppo di cristiani che cercava di ritornare alla purezza originale del messaggio di Cristo denunciando il malcostume della Chiesa di Roma, sempre più mondana e depravata. Alcuni di loro praticavano la povertà assoluta, altri la comunione dei beni; la maggior parte rivendicava l esigenza di interpretare in maniera coerente il messaggio cristiano rifiutando la violenza, la corruzione, la menzogna. Quando nel sud della Francia i càtari costituirono dei vescovati e delle parrocchie proprie di fatto sostituendosi alla Chiesa di Roma il papato si rese conto del rischio di totale delegittimazione, e addirittura di esclusione, dal consesso sociale cui stava andando incontro e cercò di porvi rimedio. Innanzitutto In primo piano Dante e gli spirituali San Francesco incontrò non poche difficoltà nell ottenere il riconoscimento papale per il suo ordine: le gerarchie ecclesiastiche guardavano con timore e preoccupazione un movimento di religiosi che fondavano il proprio credo sulla povertà; molti di questi, infatti, come i càtari, condannavano la Chiesa di Roma che di fatto, nel corso dei secoli, era diventata una specie di stato sovranazionale ricco e potente. San Francesco riuscì invece a far accettare al papato la nascita di un movimento religioso intenzionato a vivere solo di elemosine. I suoi seguaci, nei primi anni, lo imitarono fedelmente, ma con il passare dei decenni si divisero in due correnti: la maggioranza di essi, sulla scia della Chiesa romana, accettò il possesso di monasteri, latifondi, fattorie e altri beni. Un gruppo minoritario invece riaffermò con forza la volontà di seguire gli insegnamenti di Francesco, secondo lo spirito del suo esempio, e ribadì l esigenza di una vita di assoluta povertà. Furono detti spirituali , sostennero l esigenza della povertà della Chiesa (e dunque furono sostenitori del pauperismo ecclesiale) e tra loro fiorirono alcuni dei più grandi religiosi del Duecento e del Trecento. Dante, nel XII canto del Paradiso, fa esplicito riferimento alle due correnti dei francescani dichiarando che il messaggio del fondatore si rispetta se si segue una via mediana tra l eccessivo rigorismo dello spirituale Ubertino da Casale e la corruzione mondana della controparte rappresentata da Matteo d Acquasparta. Tuttavia la Commedia è piena di 314 appoggiandosi all ordine di san Domenico, che personalmente andò a predicare nella regione dei càtari; la missione, però, non ottenne grandi risultati. Il papa allora pensò di ricorrere alla polizia locale, ma anche questo progetto fallì perché i càtari avevano convertito alla propria fede anche una gran parte della nobiltà, e in particolare il potentissimo feudatario Raimondo VI conte di Tolosa. A questo punto papa Innocenzo III, in accordo con il re di Francia, scatenò nel 1209 una vera e propria guerra di sterminio, nota appunto come Crociata contro gli Albigesi (abitanti di Albi, una delle città a maggioranza càtara), guidata da un nobile avventuriero bramoso di impadronirsi delle contee della Francia del sud, Simon de Monfort. I suoi crociati avanzarono sconfiggendo gli eserciti dei nobili locali e massacrando la popolazione inerme. La guerra terminò nel 1229, ma ancora per tutto il XIII secolo proseguì la caccia ai càtari che continuavano a professare segretamente il proprio cristianesimo pur essendo perseguitati: nel 1277, per esempio, a Verona furono bruciati vivi nell Arena 166 tra preti e religiosi càtari. zione invettive contro la corruzione so del clero e il vergognoso amore per il lusso del-la Chiesa: ciò avvicina Dante alle posizioni degli spirituali. Va anche ricordato che nel Convivio il poeta dichiara di aver studiato teologia nelle scuole de li religiosi, ovvero nel conventoo nze, di Santa Croce a Firenze, dove tra il 1287 e il 12899 insegnò uno dei più grandi filosofi Ubertino da Casale autore dell Arbor vitae crucifixae del movimento degli spirituali, Jesu Christi, miniatura, Pietro di Giovanni Olivi. 1485 ca. In questo contesto acquista un significato particolare la veemente condanna di Celestino V: costui che era uno spirituale e che avrebbe potuto guidare il rinnovamento della Chiesa facendo per viltade il gran rifiuto (Inf., III, v. 60) riportò la Chiesa saldamente nelle mani di un clero mondano e traviato. Non a caso qualche anno dopo, nel 1318, papa Giovanni XXII, per difendere i privilegi e le ricchezze della Chiesa da ogni possibile riforma pauperista, dichiarò gli spirituali eretici e ne ordinò la persecuzione.

Antologia della Divina Commedia
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