Antologia della Divina Commedia

dei cantici: si tratta di un canto d amore intessuto tra un giovane e la sua sposa che, pur nel linguaggio poetico ricco di riferimenti al mondo della pastorizia e della flora, è pieno di espliciti riferimenti sessuali. Come son belli i tuoi piedi / nei sandali, figlia di principe! / Le curve dei tuoi fianchi sono come monili / fabbricati dalla mano di un artista / il tuo umbilico è una coppa rotonda che non manca mai di bevanda / il tuo ventre è un mucchio di grano / circondato da gigli / i tuoi seni sono come due cerbiatti / gemelli di gazzella. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare i Padri della Chiesa, di fronte a tale palese erotismo, non si scomposero e, pur riconoscendo il significato letterale Dante per immagini del Cantico, lo interpretarono in termini allegorici: l amato come Dio e la sposa desiderosa di amore come l anima credente. La verità è che la cultura medievale non coglieva la realtà nella sua semplice e concreta natura fattuale, ma la rileggeva in chiave allegorico-spirituale. Partendo da questo presupposto non stupirebbe affatto che il verso di Dante vada inteso come sostiene Auerbach, anche perché esso sarebbe perfettamente in linea con la metafora sponsale che anima tutto il racconto dell amore di Francesco per la Povertà, personificata appunto come una donna che nessuno vuole più amare da quando è morto il suo primo marito, Cristo. San Francesco e san Domenico nella storia dell arte Nel canto XI del Paradiso il frate domenicano Tommaso d Aquino elogia Francesco d Assisi, fondatore dell ordine dei francescani. Nel canto successivo, il XII, il francescano Bonaventura da Bagnoregio prende la parola per celebrare la vita e l opera di Domenico di Guzm n, fondatore dell ordine dei domenicani. D altra parte il primo aveva esordito appunto dichiarando che la provedenza che governa il mondo, aveva mandato due principi ad aiutare la sposa di Cristo, cioè la Chiesa, minacciata da infiniti nemici e soprattutto dalla propria decadenza morale. In effetti i due santi si erano incontrati nel 1220 a Roma, sull Aventino. L azione complementare dei due santi fu subito percepita dalla cultura del tempo e risulta appunto sia nella Commedia di Dante sia nelle sue raffigurazioni, come dimostra questa miniatura del pittore senese Giovanni di Paolo. Ma il tema divenne un topos delle arti figurative medievali e rinascimentali in Italia. Tra i numerosi esempi che si potrebbero citare, vediamo a lato quello di Benozzo Gozzoli. Benozzo Gozzoli, L incontro di San Francesco e San Domenico, Montefalco, Chiesa di San Francesco Giovanni di Paolo, San Tommaso loda san Francesco e san Domenico, miniatura, 1450 ca. 303

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