Antologia della Divina Commedia

Divina Commedia 84 sì che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com a lo re che n suo voler ne nvoglia. [82-84] così che (sì che), il modo in cui (come) noi siamo [distribuiti] di gradino (soglia) in gradino (soglia) per questo regno, piace a tutto il regno, come al re che ci (ne) induce ( nvoglia) verso il suo volere. 87 E n la sua volontade è nostra pace: ell è quel mare al qual tutto si move ciò ch ella cr a o che natura face . [85-87] E nella sua volontà (volontade) c è il nostro pieno appagamento (pace): essa [volontà] è (ell è) quel mare verso il quale (al qual) si muove (move) tutto ciò che essa [stessa] crea (cr a) o che la natura plasma (face) . 90 Chiaro mi fu allor come ogne dove in cielo è paradiso, etsi la grazia del sommo ben d un modo non vi piove. [88-90] Allora mi fu chiaro come ogni punto (ogne dove) del cielo sia luogo di beatitudine (paradiso), anche se (etsi) la grazia del sommo bene non vi si riversa sopra (piove) nella stessa maniera (d un modo). 93 Ma sì com elli avvien, s un cibo sazia e d un altro rimane ancor la gola, che quel si chere e di quel si ringrazia, [91-93] Ma così come accade (com elli avvien), se un cibo sazia e di un altro rimane ancora la fame (gola), che di questo (quel) se ne chiede (chere) e di quello si ringrazia, 96 così fec io con atto e con parola, per apprender da lei qual fu la tela onde non trasse infino a co la spuola. [94-96] così feci io con i gesti (atto) e con le parole (parola) per sapere (apprender) da lei quale fu la tela della quale non tirò (trasse) fino (infino) alla cima (a co) la spola (spuola). Amos Nattini, Dante parla con Piccarda Donati, particolare, 1923. anime diventano un unica aspirazione che rende al regno del Paradiso gradita la distribuzione nei vari gradini del cielo (di soglia in soglia), come lo è al divino sovrano che esorta tutte a conformarsi al proprio volere. Anche beato esse è una formula della filosofia scolastica, così come formale ( che dà la natura specifica ). 85-87. E n face: nella terzina con cui conclude il proprio discorso, Piccarda pone l accento sulla pace infusa dalla volontà di- 270 vina alle anime con essa concordi; in Dio infatti trovano completo appagamento tutte le creature, sia quelle plasmate direttamente da lui, sia quelle prodotte dalla natura. La metafora* che rappresenta la volontà divina con il mare richiama lo gran mar de l essere di Par., I, v. 113. 88-90. Chiaro piove: illuminato dalle parole di Piccarda, Dante comprende pienamente il principio della diseguale distribuzione della grazia nel regno dei beati. Si noti il ritmo veloce dei versi amplificato dai due enjambement* (vv. 88-89 e 89-90). 91-96. Ma sì spuola: Dante-personaggio sa già che Piccarda non ha rispettato un voto (vv. 30 e 57); adesso, Dante-autore narra di aver domandato con gesti e con parole chiarimenti sul tipo di voto mancato, indicato con la metafora* del telaio su cui non è stata portata a termine la spola (cioè il supporto a cui era legato il filo che incrociava l ordito).

Antologia della Divina Commedia
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