Antologia della Divina Commedia

Questi artisti hanno cercato di rendere l elemento dinamico e narrativo del racconto di Dante inserendo in un unica scena più volte la figura del poeta fiorentino (con la veste azzurra) prima pien di sonno, poi in marcia verso la virtù, poi aggredito (e addirittura gettato a terra!) dalle tre belve, e infine soccorso da Virgilio (con la veste rossa). Nei secoli seguenti questa tecnica fu adottata da molti altri disegnatori e pittori che vollero rappresentare il racconto dantesco o raffigurare uno dei suoi personaggi: per esempio Sandro Botticelli o Federico Zuccari. Questa tecnica arriva fino all artista tedesco Joseph Anton Koch (1768-1839) autore di un affresco che ricopre un intera stanza del Casino di Villa Massimo a Roma; una delle pareti riproduce l intera sequenza del primo canto (figura a destra). I viaggi letterari Derek Walcott: dalla selva oscura dell incoscienza giovanile al colle illuminato della cultura occidentale Derek Walcott è uno scrittore nato nel 1930 a Santa Lucia, un isola delle Piccole Antille, l arcipelago che si trova di fronte all America Centrale, tra il Mar dei Caraibi e l Oceano Atlantico. Nel corso dei secoli l isola, che era abitata dagli indigeni caraibici, fu conquistata dai francesi e dagli inglesi, che vi deportarono inoltre una gran quantità di africani ridotti in schiavitù. L isola dunque è un melting pot ( un pentolone dove si mischiano gli ingredienti ) di etnie (bianchi, neri, mulatti, creoli) e di culture (antiche tradizioni indigene, patrimonio europeo inglese e francese). Walcott scrive perlopiù in inglese, la lingua dei più duraturi occupanti della sua isola, ed è arrivato a conseguire la massima onorificenza possibile per un poeta, il premio Nobel per la Letteratura (nel 1992). In uno dei suoi poemi più importanti, Another Life (Un altra vita, 1973), racconta della sua trasformazione interiore da ragazzino incosciente a uomo capace di comprendere la realtà intorno a sé e parla del ruolo della letteratura, e della letteratura occidentale, in questa sua crescita personale. Per farlo, riprende palesemente i primi versi della Commedia di Dante: All incirca nell agosto del mio quattordicesimo anno / mi perdetti da qualche parte in una valle / di proprietà di un contadino solitario, amico del mio defunto padre. / In cima alla collina c era una scarpata con sterpi e massi conficcati dalla sua parte. / La luce del pomeriggio maturava la valle / il fumo circolare saliva dalle piccole case degli operai (Derek Walcott, Collected Poems:1948-1984, London-Boston, Faber and Faber 1992). Come Dante, Walcott si perde in una valle ai piedi di un colle quando la luce viene a mancare, come Dante perde i sensi (Mi dissolsi in uno stato di trance) e quindi si dispera (cominciai a piangere / dentro di me, senza lacrime). A salvarlo non è né la luce del Sole né l anima di Virgilio, ma la cultura che lui, nato in una terra quasi selvaggia, lontana dalla civiltà occidentale, può acquisire tramite lo studio; Walcott infatti ha una visione dove vede: legioni [...] di pallidi e stipendiati chierici [...] / chini e silenziosi interpreti di testi sacri, / i loro archi romani, le terrazze virgiliane / [...] imparai le loro precise cronologie di sovrani morti / il luminoso mondo di soffusa chiarità dell imperatore Claudio, / i loro templi in rovina, e in crepuscoli piovigginosi Turner. L allusione ai versi della Commedia serve al poeta caraibico a far comprendere che, come con il suo viaggio ultraterreno Dante ha salvato la sua anima, così Walcott con il suo viaggio nella cultura occidentale ha conquistato la sua identità di uomo. 27

Antologia della Divina Commedia
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