Canto X

Divina Commedia II cornice (invidiosi) Canto X (vv. 28-93) I cornice (superbi) Porta del Purgatorio Luogo Purgatorio, I cornice Tempo Circa le 9 di lunedì 11 aprile 1300 Categoria di penitenti e colpa I superbi, ovvero gli uomini che credettero troppo nelle proprie qualità umane e non ebbero un atteggiamento umile verso Dio Pena Dal momento che in vita si innalzarono troppo, adesso camminano schiacciati sotto il peso di enormi massi Personaggi Dante, Virgilio [1-27] LA SALITA ALLA PRIMA CORNICE Entrato nel Purgatorio vero e proprio, Dante sente la pesante porta richiudersi alle sue spalle, ma resiste alla tentazione di rivolgersi indietro, per non contravvenire all ordine dell angelo custode. Intraprende dunque, a fianco di Virgilio, un sentiero faticoso lungo una spaccatura della roccia: la salita è stretta e tortuosa e costringe i due poeti a evitare le sporgenze oscillando tra il lato della montagna e quello del baratro. Arrivano infine su una spianata, la prima cornice. [28-96] I RILIEVI SCOLPITI DA DIO: L ANNUNCIAZIONE, DAVID CHE DANZA DAVANTI ALL ARCA DELL ALLEANZA, TRAIANO E LA VEDOVA Appena si guarda intorno, Dante si accorge che lo zoccolo della parete di roccia del lato della montagna, in marmo, è istoriato con alcuni rilievi. Nel primo è raffigurata l Annunciazione: la scena è ritratta con tale perfezione che Dante ha l impressione che i personaggi stiano parlando. Un secondo rilievo raffigura il re di Israele David che danza infervorato con la veste alzata davanti all Arca dell Alleanza che viene condotta dentro Gerusalemme; mentre il popolo di Israele festeggia, la moglie, Micòl, non comprende la spiritualità che ispira a David tale comportamento e lo guarda con disprezzo da una finestra. Ancora una volta, di fronte al realismo della scultura, Dante prova la strana sensazione di contrasto tra le orecchie, che ovviamente non odono i canti dei sudditi acclamanti, e gli occhi, che osservano qualcosa di talmente realistico da essere tratti in inganno e indotti ad aspettare di udire un suono. Segue un terzo episodio scolpito: vi è raffigurato l imperatore romano Traiano su un cavallo mentre parla con una vedova, che lo supplica di vendicare la morte del figlio e che gli ricorda che la vera grandezza consiste nel compiere umilmente il proprio dovere. Dante spiega che la bellezza e il realismo di tali sculture sono dovuti al fatto che sono opera diretta di Dio e quindi superano in perfezione sia la natura, creata da Dio, sia l arte, che imita la natura. [97-139] LE ANIME DEI SUPERBI I pellegrini vedono da lontano delle figure che avanzano lentamente. Inizialmente stentano a distinguerle perché, come si accorgeranno, i penitenti sono piegati sotto il peso di pietre di maggiore e minore grandezza. Sono le anime dei superbi, che per espiare il loro peccato, in base alla legge del contrappasso, devono avanzare rannicchiati e schiacciati così come da vivi, per la loro arroganza, si sono innalzati troppo. Le scene scolpite nella pietra servono quindi a ricordare a questi peccatori la virtù dell umiltà, opposta al loro vizio. Luca Signorelli, Dante, Virgilio e tre superbi, XV secolo. 194

Antologia della Divina Commedia
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