Antologia della Divina Commedia

CANTO VIII Purgatorio 87 Li occhi miei ghiotti andavan pur al cielo, pur là dove le stelle son più tarde, sì come rota più presso a lo stelo. [85-87] I miei occhi, bramosi (ghiotti) [di vedere] andavano verso il cielo, proprio là (pur là) dove le stelle sono più lente (tarde), come la ruota (rota) più vicina all asse (stelo). 90 E l duca mio: «Figliuol, che là sù guarde? . E io a lui: «A quelle tre facelle di che l polo di qua tutto quanto arde . [88-90] E la mia guida (duca): «Figliolo, che cosa (che) guardi lassù? . E io a lui: «Quelle tre fiammelle (facelle) per le quali il polo da questa parte (di qua) è tutto acceso (arde) . 93 Ond elli a me: «Le quattro chiare stelle che vedevi staman, son di là basse, e queste son salite ov eran quelle . [91-93] E allora lui a me [disse]: «Le quattro chiare stelle che vedevi stamattina (staman) sono al di là, in basso, e queste sono salite dove stavano (eran) quelle . 96 Com ei parlava, e Sordello a sé il trasse dicendo: «Vedi là l nostro avversaro ; e drizzò il dito perché n là guardasse. [94-96] Mentre egli [Virgilio] parlava, Sordello lo (il) tirò (trasse) verso di sé dicendo: «Guarda laggiù (là) il nostro avversario ; e tese (drizzò) il dito perché guardasse in quella direzione ( n là). 99 Da quella parte onde non ha riparo la picciola vallea, era una biscia, forse qual diede ad Eva il cibo amaro. [97-99] Da quella parte dove la piccola valle non ha riparo, c era un serpente (biscia), forse quello stesso (qual) che offrì (diede) a Eva il cibo amaro. 102 Tra l erba e fior venìa la mala striscia, volgendo ad ora ad or la testa, e l dosso leccando come bestia che si liscia. [100-102] La malvagia (mala) bestia strisciante (striscia) veniva (venìa) tra l erba e i fiori muovendo la testa di quando in quando (ad ora ad or) e leccandosi il dorso (dosso) come animale che si lucida (liscia). 105 Io non vidi, e però dicer non posso, come mosser li astor celest ali; ma vidi bene e l uno e l altro mosso. [103-105] Io non vidi, e quindi (però) non posso riferire (terra), quando (come) si mossero (mosser) i rapaci (astor) celestiali, ma vidi bene l uno e l altro [già] in azione (mosso). 108 Sentendo fender l aere a le verdi ali, fuggì l serpente, e li angeli dier volta, suso a le poste rivolando iguali. [106-108] Sentendo fendere l aria dalle (a le) verdi ali, il serpente fuggì e gli angeli invertirono la direzione (dier volta), tornando in volo (rivolando) in alto (suso) con identico slancio (iguali) ai loro posti (a le poste). 86-87. là dove ... lo stelo: in una sfera in rotazione i punti posizionati sull equatore corrono più velocemente di quelli in prossimità dei poli; lo stesso accade nel movimento di una ruota tra la circonferenza e la parte vicina all asse (lo stelo) di rotazione. Dante sta fissando il cielo in direzione del polo, dove dunque le stelle ruotano più lentamente. 89-90. tre facelle: come le quattro stelle (le virtù cardinali) che illuminavano il volto di Catone (Purg., I, vv. 22-27), anche questi tre astri hanno un valore allegorico e rappresentano le tre virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) che guidano e illuminano gli uomini nella lotta contro il male. 95. avversaro: è un demonio tentatore, che compare sotto forma di serpente, come nella Genesi. 97-98. Da quella vallea: la parte della valletta che non è protetta dal sottostante pendio, perché il margine è più basso, come si legge in Purg., VII, v. 72. 99. diede ... cibo amaro: il serpente che entra nella valletta è forse lo stesso che convinse Eva ad assaggiare il frutto dell albero proibito; quel cibo è detto amaro perché causò tutti i mali dell umanità. Il riferimento è ovviamente al racconto della Genesi in cui il serpente-Satana induce in tentazione Eva facendole provare il frutto dell albero del Bene e del Male, l unico proibito nel Paradiso terrestre. 102. si liscia: la mala striscia si pulisce per essere più seduttiva. 104. astor celestiali: gli astori sono uccelli predatori simili al falco e quindi abituati a cacciare i serpenti: il termine è qui usato per indicare i due angeli venuti a combattere contro il serpente demoniaco in difesa dei penitenti. 175

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