Verso le competenze

CANTO VI e del conflitto: contrapposizioni e contese stanno travolgendo le città italiane (non stanno sanza guerra, v. 82; l un l altro si rode, v. 83; già tristi... con sospetti, v. 108; pressura, v. 109; magagne, v. 110; oscura, v. 111; tiranni, v. 125), che costituiscono invece il luogo più bello d Europa (giardin de lo mperio, v. 105). Purgatorio Infine, la parte dell invettiva riservata a Firenze, è tutta basata sull ironia* e l antifrasi*. Dante finge di elogiare la città perché lì dominerebbe la buona politica, ma ovviamente intende il contrario: i fiorentini non meritano un tono altisonante, bensì la beffa del sarcasmo. Verso le competenze COMPRENDERE 1. Chi era Sordello da Goito, il personaggio incontrato da Dante e Virgilio in questo canto? 2. Che cosa rimprovera Dante alle città italiane del suo tempo? 3. Quale critica Dante muove agli imperatori del suo tempo? 4. In che cosa consiste l accusa formulata dal poeta alla sua Firenze? ANALIZZARE 5. Nella terzina compresa tra i versi 112-114, la città di Roma è raffigurata come una donna abbandonata dal marito che ne invoca il ritorno. Come si chiama la figura retorica con cui si attribuiscono fattezze umane a oggetti, animali o concetti astratti? A Metafora. B Chiasmo. C Prosopopea. 6. Nella terzina Ché le città d Italia tutte piene / son di tiranni, e un Marcel diventa / ogne villan che parteggiando viene (vv. 124-126), il romano Marcello viene utilizzato da Dante nel senso generico di pericoloso capopolo : come si chiama la figura retorica che utilizza un nome proprio in senso generale? A Antonomasia. B Sinonimia. C Prosopopea. 7. Or ti fa lieta, ché tu hai ben onde: / tu ricca, tu con pace e tu con senno! / S io dico l ver, l effetto nol nasconde: in questa terzina (vv. 136-138) Dante tesse un elogio così esagerato di Firenze che si comprende come in verità intenda esattamente il contrario. Come si chiama questa figura retorica con la quale si dichiara una cosa per far intendere il suo contrario? A Anafora. B Ironia. C Similitudine. INTERPRETARE 8. Sordello, che se ne sta altero e solenne seduto nell Antipurgatorio, non appena Virgilio gli dice di essere un mantovano, ovvero un suo concittadino, si alza e lo festeggia abbracciandolo: qual è il significato morale e politico di questo gesto? 9. Nella concezione politica dantesca, quale rapporto dovrebbe esserci tra le città italiane e l imperatore? 10. Prova a rileggere le parole pronunciate da Ciacco su Firenze nel canto VI dell Inferno e a confrontarle con l invettiva di Dante contro la sua città in questo canto. Quali sono le differenze di tono tra i due canti? Quali sono i punti comuni e quali, invece, le peculiarità delle critiche rivolte dal poeta alla sua Firenze nei due canti? 167

Antologia della Divina Commedia
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