Antologia della Divina Commedia

CANTO VI Purgatorio 60 «Ma vedi là un anima che, posta sola soletta, inverso noi riguarda: quella ne nsegnerà la via più tosta . [58-60] «Ma vedi là un anima che, seduta (posta) in disparte (sola soletta), guarda verso (inverso) di noi: quella ci (ne) indicherà ( nsegnerà) la via più breve (tosta) . 63 Venimmo a lei: o anima lombarda, come ti stavi altera e disdegnosa e nel mover de li occhi onesta e tarda! [61-63] La raggiungemmo (Venimmo a lei): o anima lombarda, come te ne stavi orgogliosa (altera) e sprezzante (disdegnosa) e nel muovere gli occhi dignitosa (onesta) e pacata (tarda)! 66 Ella non ci dic a alcuna cosa, ma lasciavane gir, solo sguardando a guisa di leon quando si posa. [64-66] Quella non ci diceva nulla (alcuna cosa), ma ci (ne) lasciava proseguire (gir), solo guardandoci (sguardando) come (a guisa) [fa] il leone quando sta seduto (posa). 69 Pur Virgilio si trasse a lei, pregando che ne mostrasse la miglior salita; e quella non rispuose al suo dimando, [67-69] Nonostante ciò (Pur) Virgilio si avvicinò (trasse) a lei, pregandola di mostrarci (ne mostrasse) la via più agevole per salire (miglior salita); quella non rispose alla sua richiesta (dimando), 72 ma di nostro paese e de la vita ci nchiese; e l dolce duca incominciava «Mant a , e l ombra, tutta in sé romita, [70-72] ma ci domandò ( nchiese) del nostro paese e della nostra condizione (vita); e mentre la mia gentile guida (dolce duca) stava incominciando [a dire] «Mantova... (Mant a), l anima (ombra), tutta raccolta (romita) in sé, 75 surse ver lui del loco ove pria stava, dicendo: «O Mantoano, io son Sordello de la tua terra! ; e l un l altro abbracciava. [73-75] si alzò improvvisamente (surse) verso di lui dal luogo (loco) dove si trovava, dicendo: «O Mantovano, io sono Sordello, della tua terra! ; e l uno abbracciava l altro. PERSONAGGI SORDELLO DA GOITO Sordello nacque a Goito, piccolo centro appena fuori Mantova, verso l inizio del XIII secolo, da una famiglia nobile ma povera. Fu ospite di numerose corti dell Italia settentrionale e protagonista di avventure amorose degne di romanzi (si ricorda in particolare quella con Cunizza da Romano, glia del celebre tiranno Ezzelino vedi Inf., XII, vv. 109-110 rapita su richiesta dei fratelli dal marito). Abbandonata l Italia nel 1265 per sfuggire ai troppi nemici, si fermò nella Francia meridionale dove divenne celebre come poeta in 59. sola soletta: in aperto contrasto con le anime dei penitenti che si accalcano cercando di parlare con Dante perché riporti tra i vivi la loro affannosa richiesta di preghiere. 61. lombarda: proveniente dall Italia settentrionale, non specificamente dall attuale regione Lombardia. 61-63. o anima tarda!: questa è un esclamazione di Dante-autore, che rende espliciti i suoi pensieri, creando un momento di tensione lirica. I versi 62-63, che descrivono l anima penitente, hanno una struttura parallela (isocolo*) chiudendosi en- lingua provenzale, l idioma della regione. Ritornò in Italia insieme a Carlo d Angiò e morì nel 1269 a Napoli. Dante sceglie Sordello come ispiratore della più celebre invettiva politica della Commedia probabilmente perché la sua produzione poetica, per la maggioranza di argomento amoroso, conta anche un nucleo di versi di argomento politico. Tra questi, un compianto del defunto feudatario provenzale Blacatz, celebrato come modello per gli altri aristocratici europei, accusati di essere inetti, vili, irresponsabili. trambi con una coppia di aggettivi: altera e disdegnosa e onesta e tarda. 66. a guisa di leon quando si posa: solenne, austera, elegante, l anima incontrata da Dante e Virgilio viene descritta secondo la concezione del decoro e dell eccellenza del canone medievale. Si tratta di Sordello da Goito (X Personaggi), che per l imperturbabilità e la distaccata maestosità ricorda Farinata (incontrato nel canto X dell Inferno): Dante lo onora con una suggestiva similitudine*, paragonandolo a un leone. 72. «Mant a... : Virgilio sta per rispondere alla domanda recitando l epitaffio che Donato, nella Vita di Virgilio, attribuisce a lui stesso (come ricordato già in Purg., III, v. 27) e che inizia con le parole: Mantua me genuit (Mantova mi generò ). 72-75. Mant a ... abbracciava: non appena scopre di avere di fronte a sé un concittadino, l anima di Sordello, abbandonando il contegno solenne e posato che aveva tenuto fino a quel momento, scatta in piedi e abbraccia Virgilio. Dante ha spiegato nel canto III che le ombre non hanno 161

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