Antologia della Divina Commedia

Divina Commedia 27 Quante l villan ch al poggio si riposa, nel tempo che colui che l mondo schiara la faccia sua a noi tien meno ascosa, [25-27] Quante [sono le lucciole che] il contadino (villan) che si riposa sulla collina (poggio), nel periodo dell anno (tempo) in cui il Sole (colui che l mondo schiara) tiene meno nascosta (ascosa) a noi la sua faccia, 30 come la mosca cede a la zanzara, vede lucciole giù per la vallea, forse colà dov e vendemmia e ara: [28-30] nel momento in cui (come) la mosca lascia campo (cede) alla zanzara [cioè la sera], vede giù nella valle (per la vallea), forse là dove egli (e ) vendemmia e ara: 33 di tante fiamme tutta risplendea l ottava bolgia, sì com io m accorsi tosto che fui là ve l fondo parea. [31-33] di altrettante (tante) fiamme risplendeva tutta l ottava bolgia, come mi accorsi appena (tosto) fui là dove ( ve) appariva (parea) il fondo. 36 E qual colui che si vengiò con li orsi vide l carro d Elia al dipartire, quando i cavalli al cielo erti levorsi, [34-36] E come colui che si vendicò (vengiò) con gli orsi vide il carro di Elia alla partenza (al dipartire), quando i cavalli si alzarono dritti (erti) verso il cielo, 39 che nol potea sì con li occhi seguire, ch el vedesse altro che la fiamma sola, sì come nuvoletta, in sù salire: [37-39] senza poterlo (che nol potea) seguire con gli occhi, poiché non vedeva altro che la sola fiamma, come una piccola nuvola, salire in alto (in sù): 42 tal si move ciascuna per la gola del fosso, ché nessuna mostra l furto, e ogne fiamma un peccatore invola. [40-42] così ciascuna [fiamma] si muove per il fondo (gola) del fossato, tanto che (ché) nessuna mostra ciò che ha rubato ( l furto), e ogni fiamma nasconde (invola) un peccatore. 45 Io stava sovra l ponte a veder surto, sì che s io non avessi un ronchion preso, caduto sarei giù sanz esser urto. [43-45] Io stavo in piedi (surto) sopra il ponte a vedere, così (sì) che se non avessi afferrato (preso) un masso sporgente (ronchion), sarei caduto giù [anche] senza essere urtato (urto). 48 E l duca che mi vide tanto atteso, disse: «Dentro dai fuochi son li spirti; catun si fascia di quel ch elli è inceso . [46-48] E la mia guida (duca), che mi vide tanto intento (atteso) [a guardare], disse: «Dentro i (dai) fuochi vi sono le anime (spirti); ciascuna (catun) è avvolta (si fascia) da quel (di quel) [fuoco] da cui è arsa (inceso) . 25-33. Quante l villan ... fondo parea: Dante descrive il fondo dell ottava bolgia con la similitudine* del contadino che all inizio dell estate quando il Sole (colui che l mondo schiara) risplende per più tempo, cioè quando le giornate sono più lunghe si riposa sulla collina guardando la valle in cui ha lavorato e, al crepuscolo (quando le zanzare si sostituiscono alle mosche), la vede piena di lucciole. Allo stesso modo Dante vede l ottava bolgia piena di fiamme. La struttura sintattica del passaggio è resa complessa dalla lontananza tra l aggettivo Quante del verso 25 e il sostantivo lucciole del verso 29; tra l uno e l altro si trovano tutte le secon- 100 darie che compongono il periodo (la relativa ch al poggio si riposa e le temporali nel tempo che colui e come la mosca cede), in una costruzione elegante e di tono alto, simile a certi costrutti della lingua latina in cui le parti del discorso possono trovarsi anche molto lontane tra loro. 34-42. E qual colui ... peccatore invola: un altra complessa similitudine*, incentrata sui riferimenti biblici a Elia ed Eliseo, descrive la condizione dei peccatori dell ottava bolgia. Anche in questo caso il periodo è molto lungo e contiene al suo interno diverse proposizioni secondarie: Dante-autore introduce l episodio centrale di questo canto l incontro con Ulisse dispiegando tutta la sua abilità poetica al fine di innalzare il tono. colui che orsi: il profeta Eliseo. In un passo della Bibbia (IV Reg. 2, 23-24) si narra che Eliseo maledì alcuni giovani che lo avevano deriso per la sua calvizie; subito dopo, comparvero due orsi che uccisero quarantadue di quei ragazzi. vide l carro d Elia salire: nella Bibbia si legge che il profeta Elia salì in cielo su un carro di fuoco trainato da cavalli di fiamme. Il suo allievo Eliseo, presente alla scena, non riuscì a distinguere altro che una scia di fuoco. l furto: l anima del dannato, avvolta dalle fiamme.

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