IL PATRIMONIO CULTURALE

  I beni culturali

IL PATRIMONIO CULTURALE

Il patrimonio culturale di un Paese è costituito da tutto ciò che ne testimonia la cultura e la storia: ne fanno parte quindi i manufatti e le opere dell'uomo come dipinti, sculture, architetture, libri
o altro. Ma vi sono anche luoghi particolari che sono da considerare beni culturali: sono i siti archeologici e preistorici, i borghi antichi e i centri storici delle città, come pure i paesaggi e i territori dove l'interazione tra l'uomo e la natura ha sviluppato modelli di convivenza equilibrata e rispettosa dell'ambiente. A questi vanno aggiunti anche particolari beni immateriali quali, per esempio, un dialetto, un canto o una manifestazione tradizionale. Dallo studio di tale patrimonio comune si può conoscere la storia di un popolo, e comprenderne lo sviluppo culturale, storico, sociale, economico nel corso del tempo.
Molto spesso però non consideriamo questi beni come qualcosa da conservare e tramandare, e non ci soffermiamo sulla gravità del rischio di perderli: dalla loro tutela e conservazione dipende invece la continuità delle tradizioni di una collettività.

LA TUTELA DEL PATRIMONIO

Le prime norme per preservare i beni culturali in campo internazionale risalgono al 1958-59, quando molti Paesi stipularono accordi per salvaguardarli, sostenendo che gli attentati al patrimonio di un qualsiasi popolo sono una violenza all'intera comunità internazionale e che anche in occasione di guerra le parti si devono impegnare a non danneggiare i beni presenti sui vari territori. Il comitato internazionale denominato UNESCO (organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) impostò un programma internazionale di tutela e qualche anno dopo, nel 1972, approvò una Convenzione relativa alla tutela del patrimonio culturale e naturale mondiale, finalizzata alla sua promozione e protezione come eredità per le generazioni future, che ancora oggi determina annualmente quali interventi finanziare per fronteggiare i danni causati da disastri naturali o dall'azione dell'uomo ai beni culturali di tutto il mondo. 
Oltre alla tutela internazionale, nei singoli Paesi sono presenti organi istituzionali per la gestione del patrimonio culturale: in Italia dal 1974 è stato istituito il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, adesso chiamato Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che opera attraverso uffici regionali detti Soprintendenze, per tutelare e valorizzare i beni di interesse culturale e occuparsi degli eventuali restauri da effettuare localmente. 
Il Ministero coordina inoltre l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, che, con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è uno dei più noti e prestigiosi istituti nel campo del restauro. Oltre alla tutela e salvaguardia dei beni culturali, i compiti del Ministero riguardano anche la promozione dello spettacolo in tutte le sue espressioni: dal cinema al teatro, alla danza, alla musica. 

GLI ADDETTI AI BENI CULTURALI

I professionisti addetti ai beni culturali sono spesso dipendenti delle istituzioni pubbliche: soprintendenze, musei, biblioteche, archivi. A loro sono richieste conoscenze storico-artistiche ma anche competenze tecnologiche innovative in modo da poter effettuare, per esempio, la diagnosi finalizzata al restauro
Da qualche anno però la situazione sta cambiando e molti compiti vengono ormai affidati a figure di lavoratori autonomi (restauratori, direttori artistici, archeologi) singoli o riuniti in cooperativa o in altra forma societaria. 
Sono state varate nuove leggi che hanno avviato una riforma di alcune istituzioni come i musei, dando più spazio agli operatori privati; le risorse finanziarie per un settore che richiede investimenti cospicui provengono anche da nuove fonti, per esempio dalle fondazioni bancarie o dal gioco del Lotto, che attualmente è tenuto a destinare una quota dei suoi proventi al restauro di beni culturali. 
Nelle pagine che seguono presentiamo alcune tra le più comuni professioni che hanno a che fare con l'archeologia, le attività dei musei, il restauro, e quindi con la scoperta, lo studio, la valorizzazione e il recupero delle opere d'arte.

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