LA CITTÀ DEL FUTURO
L'architetto Antonio Sant'Elia aderisce al Futurismo fin dal 1911, stimolato dalle premesse artistiche del movimento che si ispira ai valori della società industriale e predilige i paesaggi urbani.
Nel 1914 inizia a disegnare strutture architettoniche innovative, pensando soprattutto alla sua Milano, che in quegli anni vive un momento di forte espansione e rapido sviluppo. Elabora progetti di grandi dimensioni, pensati per una città abitata da moltissime persone, e propone edifici dall'andamento verticale accentuato, riprendendo l'idea dei grattacieli statunitensi. Cerca di rapportare ogni architettura all'ambiente che la circonda, ed elabora sistemi di viabilità e piani urbanistici che sembrano pensati per una "città del futuro". Nell'Italia di quegli anni le sue idee risultano troppo avanzate, appaiono quasi provocatorie: i progetti di Sant'Elia rimangono sulla carta ma rivelano, ai nostri occhi, tutta la loro modernità.