LA VETRATA

  Le tecniche

LA VETRATA

Le grandi vetrate colorate delle cattedrali gotiche sono costituite da numerosi pezzi tenuti insieme da intelaiature metalliche. I più importanti centri di produzione dell'epoca si trovano in Germania, in Francia, nei Paesi Bassi e, per quanto riguarda l'Italia, a Venezia. Il vetro è costituito da ceneri vegetali e sabbie di fiume, a cui si aggiungono minerali per dare il colore.
I materiali sono fusi ad altissima temperatura e la pasta incandescente ottenuta viene raccolta con lunghe bacchette cave e soffiata a bocca dai maestri vetrai 1. In questo modo si realizzano forme sferiche che possono essere stirate e appiattite, riducendole a fogli.
Il vetraio realizza poi i pezzi necessari seguendo il disegno generale della vetrata, che viene tracciato su un cartone a dimensione reale. Il cartone viene appeso al muro, per essere utilizzato come modello 2. Ogni pezzo viene numerato in modo da ritrovare alla fine la sua posizione esatta.
Per tagliare il vetro si usa una punta di diamante 3, poi si batte leggermente la lastra di vetro con una martellina per staccare il pezzo. Ogni parte viene unita alle altre tramite bacchette di piombo che, essendo molto malleabili, si adattano ai contorni 4.
Si procede infine alla saldatura con lo stagno.


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