ORI PER UN'ANTICA DAMA
Nel 1892 vennero ritrovati a Domagnano, sul territorio della Repubblica di San Marino, alcuni oggetti di oreficeria appartenuti a una dama dell'aristocrazia di un popolo barbaro stabilitosi in quella zona.
L'insieme dei gioielli comprendeva due fibule a forma di aquila, una fibula a forma di ape, due orecchini, nove pendenti di una collana, uno spillone per capelli, un anello, tre borchie di una borsa da cintura, due catenelle e altrettanti puntali per le fodere dei coltellini.
Si tratta di un ricco corredo funerario femminile o di un tesoro nascosto intenzionalmente e poi abbandonato.
I vari pezzi vennero venduti sul mercato antiquario e oggi sono conservati in vari musei europei.
Attualmente, di tutto il tesoro, è rimasto in Italia solamente un elemento, una borchia rettangolare, che è conservata nel Museo di San Marino.
In questi gioielli notiamo come ogni forma viene stilizzata in un motivo quasi astratto. A ciò ben si adatta la tecnica di lavorazione detta a cloisonné: consiste nel formare tante cellette con piccole barrette d'oro saldate su una superficie e nel riempirle con pasta di vetro colorata o pietre preziose tagliate a misura.