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I TRIONFI DEI GENERALI L arco di trionfo è chiamato così perché da qui passavano i cortei trionfali che giungevano a Roma, o in altre città dell impero, dopo una vittoria: l esercito, con il ricco bottino strappato alle popolazioni sconfitte, sfilava sotto il monumento, guidato dal suo comandante o dall imperatore. Gli archi erano spesso decorati con sculture e rilievi che celebravano l impresa per la quale erano stati eretti. Arco di Tito (80-85 d.C.). Roma. UN RITRATTO FUNEBRE Dall Egitto romano sono giunti fino a noi circa 600 ritratti funebri realizzati su tavole di legno che il clima secco del deserto ha perfettamente conservato. I ritratti, di uomini, donne e bambini, ricoprivano i volti di mummie di età romana (dal I al IV secolo d.C.). Queste raffigurazioni colpiscono per il loro realismo. Ritratto funebre (I secolo d.C.). Il Cairo, Museo Egizio (dall oasi del Fayyum). L IMPERATORE A CAVALLO Una delle tipologie di ritratto più frequente è il ritratto equestre: l imperatore è cioè raffigurato come un condottiero vittorioso a cavallo. In questo caso si tratta dell imperatore Marco Aurelio che torna vittorioso dalla guerra: la mano sollevata, alla quale corrisponde la zampa alzata del cavallo che avanza sicuro, è un saluto tranquillizzante che annuncia la vittoria e il ritorno della pace. Statua equestre di Marco Aurelio (176-180 d.C.), bronzo dorato, h 424 cm. Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori. 83

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva