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La grammatica del linguaggio visuale LINEE PER ESPRIMERE EMOZIONI Nel linguaggio visivo la linea non viene utilizzata solo per riprodurre le forme della realtà ma anche per esprimere differenti sensazioni e per suscitare emozioni nello spettatore: ha quindi anche un valore espressivo. Le linee possono avere un diverso andamento e ogni andamento suscita sensazioni diverse: una retta orizzontale suggerisce equilibrio e staticità; una verticale trasmette una sensazione di slancio e di crescita (o di caduta); una diagonale risulta più dinamica e instabile; una linea curva può esprimere morbidezza e accoglienza, al contrario della linea spezzata, che in genere dà un idea di disordine, nervosismo, inquietudine o perfino di violenza. Le differenze espressive della linea sono legate anche alle variazioni di spessore: un tratto delicato e sottile trasmette un idea di leggerezza, mentre un tratto molto marcato e spesso suggerisce maggiore determinazione e pesantezza. Facendo incontrare nella stessa opera più linee con andamenti e spessori diversi è dunque possibile raggiungere una grande intensità espressiva e creare effetti d insieme molto complessi. Paolo Uccello, Michele Attendolo si schiera con i fiorentini, 1438 ca., tempera su tavola. Parigi, Musée du Louvre. 428 Nei suoi dipinti l artista rinascimentale Piero della Francesca trasmette una sensazione di grande equilibrio e armonia. Per raggiungere questo obiettivo utilizza linee semplici e dall andamento regolare: prevalgono linee verticali (negli elementi architettonici, come porte, finestre, cornici) e curve. In questo dipinto il pittore Paolo Uccello protagonista del Rinascimento fiorentino, realizza una composizione molto complessa, caratterizzata da un gioco di linee dato dalle lance issate per la battaglia, gli stendardi al vento e i corpi dei cavalli che scalpitano.

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva