Il Surrealismo

IL SURREALISMO IMMAGINI DALL INCONSCIO L avanguardia surrealista porta l arte nel mondo dei sogni. Come il Dadaismo da cui prende origine e dal quale eredita lo spirito ribelle e anticonformista , il movimento spazia dalle arti visive al cinema, dal teatro alla poesia. Punto di partenza è l indagine dell inconscio, dei meandri più nascosti della mente: è lì che si annida il senso delle cose, e il sogno è il mezzo per andare a cercarlo. Un altro metodo per rivelare ciò che si nasconde sotto la realtà visibile è dare spazio al caso: le immagini surrealiste spesso si sottraggono alle regole razionali, e gli accostamenti di oggetti appaiono, appunto, casuali, o frutto di libere associazioni mentali. Il capo e iniziatore del movimento è il poeta francese André Breton, ma al ristretto gruppo iniziale si aggiungeranno col tempo artisti molto diversi fra loro, come Max Ernst (Br hl, Germania 1891-Parigi 1976), René Magritte (Lessines, Belgio 1898-Bruxelles 1967), e Salvador Dal Xp. 376. UN MONDO DI ENIGMI Il gioco artistico di Magritte è spesso quello di proporre una visione ingannevole: una cosa che ne simula un altra, o una situazione che contraddice le nostre certezze. In questo dipinto compare un quadro su un cavalletto posto davanti a una finestra; nel quadro c è un paesaggio che continua visivamente il paesaggio reale che appare all esterno. Magritte affronta uno dei dilemmi tipici del Surrealismo: dove finisce la finzione e dove inizia la realtà? René Magritte, La condizione umana (1933), olio su tela, 100x81 cm. Washington, National Gallery of Art. DIPINGERE IL SOGNO I quadri di Ernst sono popolati da mostri e figure fantastiche che sembrano appartenere a un mondo immaginario. La tecnica pittorica appare tradizionale, con immagini riconoscibili e ben definite nei dettagli, ma è proprio il realismo ad accentuarne la componente irrazionale, come accade nei sogni: si vede qualcosa che sembra vero ma non lo è. Max Ernst, La vestizione della sposa (1940), olio su tela, 129,6x96,3 cm. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim. 375

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva