Ritorno all'ordine

I protagonisti e le opere RITORNO ALL ORDINE UNA PAUSA DI RIFLESSIONE Nel periodo immediatamente successivo alla Prima guerra mondiale, molti artisti europei sentono la necessità di una pausa di riflessione, dopo le sperimentazioni e le novità delle Avanguardie che avevano infiammato i primi due decenni del secolo. Si cerca di ritrovare alcuni dei punti fermi e delle certezze messe in discussione dalle proposte futuriste, cubiste, astratte, espressioniste. Questi punti fermi sono individuati nella tradizione figurativa classica: al furore della ricerca e dell invenzione fa seguito una riscoperta dei princìpi di equilibrio, simmetria, armonia. UNA SOLIDA BELLEZZA In questo dipinto si nota come Sironi costruisca forme monumentali e solide, ispirate alla tradizione italiana quattrocentesca; tra i soggetti della sua pittura ci sono numerosi nudi, ma anche desolate vedute di periferie cittadine. Mario Sironi, Solitudine (1925-1926), olio su tela, 98x82 cm. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna. In Italia questa necessità di ritorno all ordine è rappresentata da un movimento, Novecento, che nasce nel 1922 a Milano e di cui Mario Sironi (Sassari 1885-Milano 1961) è uno dei principali esponenti; il gruppo è molto apprezzato dal nascente regime fascista, che vede in questa tendenza artistica un argine a ogni eccesso di sperimentazione, nelle arti e in genere in tutte le manifestazioni del pensiero della società italiana. UN SOGNO MEDIEVALE La pittura di Carlo Carrà che aderisce prima al Futurismo e poi all esperienza della Metafisica Xp. 374 rappresenta una variante del ritorno all ordine dell Italia degli anni Venti. L artista recupera le forme semplici e nitide della tradizione italiana: in particolare, in questo quadro appaiono tracce evidenti della pittura giottesca. Carlo Carrà, Le figlie di Loth (1919), olio su tela, 111x80 cm. Collezione privata. 370

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva