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I protagonisti e le opere LA BELLEZZA DELLA LUCE ARTIFICIALE In questo quadro Balla celebra la luce artificiale di un lampione che prevale sul chiarore naturale della luna. I raggi luminosi della lampada elettrica sono scomposti in una moltitudine di frecce colorate che sembrano esplodere nello spazio come tante scintille. Quest opera dimostra che l artista conosce le tecniche ottocentesche dell arte francese e del Divisionismo italiano e che è capace di restituirle in modo nuovo: l oggetto reale è ancora ben definito e chiaramente riconoscibile, ma subisce una forte trasformazione grazie agli effetti grafici e cromatici, come l accostamento di colori puri. L ESALTAZIONE DELLA VELOCIT Il tema dell uomo a cavallo, che ha affascinato gli artisti e i loro committenti fin dall antichità, è interpretato da Boccioni in modo molto originale: un cavaliere su un destriero al galoppo passa da destra verso sinistra, sullo sfondo di un paesaggio urbano in cui si distinguono tralicci elettrici. Diagonali, linee curve, segmenti interrotti affollano la tela rendendo visibile l idea del movimento (richiamato anche dal titolo del quadro). Nella parte centrale, dove è raffigurato il cavallo, l immagine è scomposta in un groviglio di curve: si creano così campiture di colori brillanti, che suggeriscono la forza e la velocità del soggetto. Giacomo Balla, Lampada ad arco (1909-1911), olio su tela, 174,7x114,7 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA). Umberto Boccioni, Elasticità (1912), olio su tela, 100x100 cm. Milano, Museo del Novecento. 352

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva