Leggi l'opera: Palazzo Te

Leggi l opera Palazzo Te 1526-1534, Mantova OSSERVA L OPERA Il palazzo si sviluppa attorno a un cortile centrale di forma quadrata e ripropone la struttura della domus romana a un solo piano. Dall ingresso, che si apre nella facciata occidentale, si entra in un atrio a quattro colonne, poi si attraversano numerose sale per giungere a una loggia rivolta a est, affacciata su un giardino arricchito di vasche d acqua (dette peschiere). All interno molti ambienti sono decorati con affreschi dedicati ai cavalli, prediletti dal signore di Mantova, o ai temi dei piaceri dell amore. Spicca la Sala dei Giganti, interamente decorata dal soffitto fino al pavimento con uno stile illusionistico: sulle pareti i Titani (giganti), che si sono ribellati agli dei, vengono puniti tra architetture che crollano ed espressioni di angoscia e dolore; in alto, sul soffitto, le divinità trionfano tra le nuvole. 236 OCCHIO AL DETTAGLIO UN PO DI STORIA Giulio Pippi, detto Giulio Romano (Roma 1499-Mantova 1546), è architetto, decoratore e pittore. Allievo di Raffaello, partecipa sotto la sua guida alla decorazione delle Stanze dei Palazzi Vaticani, a Roma. Realizza le sue opere principali tra il 1524 e il 1550, su commissione di Federico II Gonzaga, potente signore della città di Mantova. Il suo capolavoro è Palazzo Te, una residenza per gli svaghi della corte gonzaghesca, che sorge ai margini di Mantova e che costituisce uno dei massimi esempi dell architettura del Cinquecento. Le facciate di Palazzo Te sono caratterizzate da intonaci a rilievo che imitano blocchi di pietra ruvidi e irregolari, a formare il cosiddetto bugnato rustico , che suggerisce l idea di un architettura massiccia e forte. Alcuni elementi appaiono schiacciati e deformati dal peso della costruzione: gli elementi centrali degli archi, per esempio, sembrano s larsi, scivolando verso il basso, come schiacciati dal peso della costruzione.

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva