Paolo Uccello

I protagonisti e le opere PAOLO UCCELLO PAOLO DI DONO, FIRENZE 1397-1475 LA PROSPETTIVA E LA FIABA Coetaneo e concittadino di Masaccio e Beato Angelico, Paolo (detto Uccello per la sua abilità nella raffigurazione degli animali, soprattutto gli uccelli) rappresenta il momento di passaggio tra il Tardogotico e il nuovo linguaggio pittorico rinascimentale. Nelle sue composizioni convivono l atmosfera da fiaba, irreale, di una miniatura medievale e la ricerca di una profondità prospettica che è già pienamente moderna . Negli anni della maturità (1425-1430) Paolo Uccello ha l occasione di lavorare a Venezia, con i mosaicisti intenti a decorare la Basilica di San Marco. Successivamente è attivo anche a Bologna, a Padova e a Urbino. La grande disponibilità a viaggiare degli artisti, in un tempo in cui i viaggi dovevano essere molto disagevoli, contribuisce alla diffusione di stili, idee, tecniche pittoriche in Italia e in Europa. UNA STORICA BATTAGLIA Il dipinto rappresenta un evento storico: una battaglia tra fiorentini e senesi avvenuta nel 1432. L attenzione dell artista è per la costruzione prospettica della scena, a cui contribuisce il gioco delle lunghe lance dei guerrieri. Ma c è anche il gusto tardogotico per la decorazione e l uso di materiali preziosi: una lamina d argento (di cui rimangono tracce) rivestiva parte delle ricche armature e le bardature dei cavalli. 184 La battaglia di San Romano (1438 ca.), tempera su tavola, 182x323 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi.

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva