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Il contesto GLI ORDINI MENDICANTI Domenico, originario della Spagna, e Francesco di Assisi sono i fondatori di due Ordini religiosi che modificano profondamente non solo la sensibilità religiosa, ma anche la vita artistica e culturale dell Europa. Conosciuti come Ordini mendicanti per la scelta iniziale di vivere delle elemosine dei fedeli, domenicani e francescani decidono di non isolarsi nei monasteri ma di abitare nei conventi all interno delle città. Qui si dedicano alla predicazione e alla lotta contro le eresie, cioè i movimenti che contestano i dogmi fondamentali del Cristianesimo. Per predicare i frati non usano più il latino, ormai difficile da capire per la maggior parte della popolazione, ma scelgono la lingua volgare, l antenata del nostro italiano. Il papa approvò la Regola dei due Ordini mendicanti e ne favorì la crescita: aveva compreso la loro importanza nella diffusione della religione cristiana tra le popolazioni cittadine. Giotto, Innocenzo III conferma la Regola francescana (1295-1299 ca.), affresco. Assisi, Basilica di San Francesco, chiesa superiore. LE UNIVERSIT A partire dal Duecento si diffonde in Europa l insegnamento universitario, che sostituisce progressivamente le scuole di monasteri e conventi. L università di Bologna si specializza nello studio del diritto romano antico (l insieme delle leggi romane), quella di Padova nella medicina e nelle arti, mentre al di là delle Alpi, a Parigi, si studia soprattutto la teologia. La nascita dell università di Bologna è antichissima e risale tradizionalmente al 1088. Nel Duecento studenti da tutta Europa arrivano in città per seguire le lezioni dei professori più famosi. Pierpaolo e Jacobello dalle Masegne, Tomba di Giovanni da Legnano (1383-1386), frammento di bassorilievo. Bologna, Museo Civico Medievale. LA PESTE DEL TRECENTO Tra il 1348 e il 1353 una terribile epidemia di peste, chiamata Peste Nera, uccide in Europa quasi un terzo della popolazione. Dopo la crisi la popolazione europea, diminuita in modo drastico, si ritrova ad avere a disposizione più risorse. Questo probabilmente favorisce la ripresa della fine del Trecento e crea le condizioni che porteranno alla fioritura artistica ed economica del secolo successivo. La paura della morte, la ri essione sulla fragilità delle gioie terrene, il terrore causato dall inspiegabile susseguirsi di calamità e sciagure segnano profondamente la mentalità e la psicologia collettive. Bonamico Buffalmacco, L incontro dei vivi e dei morti, particolare del Trionfo della morte (1336-1341), affresco. Pisa, Camposanto. 1 37

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva