Leggi l'opera: La Colonna Traiana

LEGGI L'OPERA: La Colonna Traiana

UN PO' DI STORIA

La Colonna Traiana viene fatta costruire all’inizio del II secolo d.C. dall’imperatore Traiano nel Foro che porta il suo nome: si tratta di un monumento celebrativo che ha come scopo principale quello di esaltare le vittorie dell’imperatore sui popoli della Dacia (l’attuale Romania). È anche un monumento funerario perché, nel basamento, doveva accogliere le ceneri di Traiano. Come testimonia un’iscrizione in latino, la colonna ha la stessa altezza (100 piedi romani, cioè quasi 30 metri) della collina che Traiano aveva fatto spianare per costruire il Foro.


110-113 d.C., marmo, h 29,77 m (escluso il basamento). Roma, Foro di Traiano.

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La Colonna Traiana sorreggeva, alle origini, una statua bronzea dell’imperatore (oggi perduta e sostituita da quella di san Pietro). Tutto intorno alla colonna, dal basso verso l’alto, corre un fregio continuo a spirale su cui sono raffigurate le campagne militari di Traiano. Per la forma di questa decorazione la colonna è detta “còclide”, che in latino significa “a chiocciola”.
Le campagne militari sono raccontate con un rilievo poco profondo, in origine colorato: un “nastro” lungo quasi 200 metri, con oltre 150 scene disposte in ordine cronologico, che raffigurano la partenza dell’esercito, la costruzione di strade, ponti e fortificazioni, le cerimonie religiose, i discorsi dell’imperatore alle truppe, l’assedio, la battaglia e la sottomissione dei nemici vinti.
All’interno, la colonna è vuota: si può salire fino alla cima con una scala anch’essa a chiocciola.



Occhio al dettaglio

In una delle scene del fregio, la cavalleria romana carica e mette in fuga i nemici, che indossano armature in maglie metalliche. Queste coprono sia i soldati sia i cavalli, e ricordano nell’aspetto le armature dei cavalieri medievali.

Confronta

Colonna Traiana, 110-113 d.C., marmo, h 29,77 m (escluso il basamento). Roma, Foro di Traiano.

Colonna di Marco Aurelio (176-192 d.C.), particolare, marmo, h 29,77 m (esclusi basamento e capitello). Roma.

Alla fine del II secolo d.C. anche l’imperatore Marco Aurelio fa realizzare a Roma una colonna còclide, nel Campo Marzio, per celebrare le sue vittorie militari. Anch’essa ha un fregio a spirale, ma in questo caso il rilievo è più profondo. In questa scena è raffigurato il cosiddetto “miracolo della pioggia”: Giove, con le braccia aperte grondanti acqua, salva i Romani provocando distruzioni nelle file nemiche.

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