I Romani introducono importanti innovazioni nell’architettura:
- l’uso dell’arco a tutto sesto (cioè perfettamente semicircolare), ereditato dagli Etruschi e perfezionato;
- le strutture a volta (la copertura semicilindrica di uno spazio);
- la copertura degli ambienti a forma di cupola;
- oltre all’uso del mattone, inventano la tecnica del cementizio: tra le due facciate del muro viene inserito un nucleo fatto di frammenti di pietra legati da malta, che rende la muratura allo stesso tempo leggera e resistente.
Il foro per esempio, piazza principale e centro politico e culturale di ogni città romana, è abbellito con fontane, portici, templi, basiliche (aule rettangolari coperte, circondate da colonnati) e altri edifici pubblici di marmo, ispirati all’arte greca.