ARTE CONCETTUALE
L’Arte concettuale, che si sviluppa tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta del Novecento, elimina i manufatti artistici tridimensionali per riflettere unicamente sui significati delle cose e delle azioni, sui “concetti” che stanno alla base della realtà e dell’esistenza umana. Gli artisti di questo movimento non scolpiscono né dipingono, ma si esprimono utilizzando fotografie, video, luci al neon e testi scritti su grandi tele bianche o direttamente sui muri dei musei.
IMMAGINE, PRESENZA, PAROLA
In quest'opera l'artista americano Joseph Kosuth riflette sul rapporto tra realtà e apparenza: per rappresentare l'idea di una sedia, l'autore si affida a una fotografia dell'oggetto, alla sedia stessa realizzata in legno, e alla definizione data dal dizionario. In questo modo l'Arte concettuale rende immediatamente percepibile l'essenza della sedia attraverso la sua immagine, la sua presenza fisica e la parola con cui a essa ci si riferisce nel linguaggio corrente.