Leggi l'opera: Villa Savoye

LEGGI L'OPERA: Villa Savoye
Le Corbusier

UN PO' DI STORIA

L’architetto svizzero – poi naturalizzato francese – Le Corbusier (Charles-Édouard Jeanneret, La Chaux-de-Fonds 1887-Roquebrune-Cap-Martin 1965) è uno dei massimi rappresentanti dell’architettura razionalista, secondo la quale l’edificio deve rispondere a esigenze di funzionalità: per Le Corbusier la casa è una “macchina per abitare”, in cui ogni parte deve essere utile ai bisogni della vita contemporanea.
Fin da giovane Le Corbusier si appassiona ai temi della progettazione delle città contemporanee e dei prefabbricati, cioè costruzioni realizzate montando in cantiere grandi componenti prodotti in serie. Nei suoi edifici utilizza principalmente il cemento armato e l’intonaco tinteggiato di bianco.
Nel 1926 definisce i “cinque punti di una nuova architettura”, cioè le norme che devono regolare la progettazione di edifici razionali e funzionali: questi princìpi sono perfettamente incarnati da Villa Savoy.


1928-1931. Poissy (Francia).

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In questo edificio si riconoscono tutti i celebri “cinque punti”:

  • la costruzione sorge su pilotis, cioè su esili colonne o pilastri, in modo da lasciare aperto il piano terreno (a parte un piccolo vano centrale con la scala di accesso), per evitare l’umidità proveniente dal suolo e far sì che il verde possa estendersi al di sotto dell’edificio;
  • il tetto, piano, ospita una terrazza-giardino;
  • all’interno gli spazi sono liberi da muri di separazione (la forma e la dimensione delle stanze devono poter cambiare a seconda dei bisogni di chi le utilizza);
  • le facciate sono concepite come semplici e leggeri rettangoli bianchi;
  • le finestre hanno la forma di nastri continui che si estendono in orizzontale per tutta la larghezza della facciata.
Questi princìpi influenzeranno gran parte dell’architettura in Europa ma anche nelle Americhe e in Giappone, contribuendo a costituire un vero e proprio “stile internazionale”.

Confronta

Cappella di Notre-Dame du Haut (1950-1953). Ronchamp (Francia).

Questo edificio religioso, con il tetto incurvato come una vela e i campanili arrotondati, viene progettato da Le Corbusier alcuni decenni dopo la villa di Poissy e mostra come l’architetto, nel corso della sua carriera, muti sensibilmente le forme dei suoi edifici: pur continuando a utilizzare il cemento armato e ad applicare alcuni dei suoi princìpi costruttivi, passa infatti da elementi razionali e squadrati a linee sinuose molto più libere e movimentate.

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