Auguste Rodin

AUGUSTE RODIN
PARIGI 1840-MEUDON (FRANCIA) 1917

LO SCULTORE DELLA PASSIONE

Rodin è il più grande scultore del Secondo Ottocento; egli riesce a tradurre in opere tridimensionali i contrasti luminosi e le macchie di colore della pittura impressionista grazie alla tecnica del “non finito”, che consiste nel modellare le forme in modo frammentario e a tratti incompiuto. Nel 1875 compie un viaggio in Italia durante il quale conosce le sculture di Michelangelo, che diventano per lui grande fonte di ispirazione. Da quel momento, Rodin realizza corpi nudi vigorosi e possenti, volti espressivi e composizioni di figure complesse ed estremamente dinamiche.

UNA NUOVA IDEA DI MONUMENTO

Questo gruppo di sei figure celebra gli abitanti della cittadina francese di Calais, tragicamente assediati e sconfitti dagli inglesi alla metà del XIV secolo. I protagonisti hanno le corde al collo e le vesti strappate, i corpi sono affaticati e le espressioni dei volti dolorose e disperate. Lo scultore raffigura i soggetti in modo realistico, senza collocarli su un alto basamento: Rodin rifiuta il concetto di “monumento” solenne e distaccato, realizzando invece figure di uomini comuni, posti alla stessa altezza di chi passa, che li osserva e li può toccare.

UNA PASSIONE TRAVOLGENTE

La scultura è ispirata all’episodio storico dell’amore di Paolo e Francesca, raccontato da Dante nella Divina Commedia. I corpi dei due amanti si abbracciano con passione in una composizione molto dinamica, le braccia e le gambe sono tese e proiettate nello spazio, le luci e le ombre sono nette e contrastanti sulla superficie del marmo. Come accade per tutte le sculture di Rodin, l’opera è concepita per essere apprezzata da più punti di vista e non solo da una posizione fissa privilegiata.

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