Leggi l'opera: Notte stellata

LEGGI L'OPERA: Notte stellata
Vincent van Gogh

UN PO' DI STORIA

L’opera appartiene al periodo successivo al soggiorno di Van Gogh ad Arles, che si era concluso in modo drammatico: la decisione dell’amico Gauguin di lasciare la cittadina aveva scatenato nel pittore olandese una crisi in cui emergevano i segni di una personalità profondamente disturbata.
Nel marzo del 1889 Van Gogh entra così volontariamente in un ospedale psichiatrico nei pressi di Saint-Rémy de Provence, dove rimane per circa un anno.
Questo dipinto è fra le ultime opere di Van Gogh, accomunate da un’energia estrema che trasporta l’osservatore in un mondo fantastico, dove gli oggetti perdono la loro forma consueta per diventare luce e colore.

1889, olio su tela, 73,7x92 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA).

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Un soggetto tradizionale – un paesaggio di campagna movimentato dalla presenza di alberi, case e campanili – è rappresentato da Van Gogh in modo assolutamente originale, soprattutto per quanto riguarda la tecnica pittorica e la scelta dei colori.
Il dato naturale, punto di partenza dell’opera, è totalmente trasfigurato attraverso brevi pennellate, ripetute ossessivamente e cariche di colore, che delineano sagome essenziali. I profili semplificati del paesaggio e delle case servono solo a richiamare nell’osservatore un’idea di luogo reale, mentre il cielo e le stelle sembrano attraversati da vortici di luce che emettono onde luminose, evocando una dimensione fantastica.
Il dinamismo e la tensione che attraversano il firmamento di Van Gogh coinvolgono anche le colline dietro il paese, anch’esse animate da una forte e continua vibrazione, che l’animo turbato del pittore conferisce al dipinto.

Confronta

Mosaico della volta a botte del Mausoleo di Galla Placidia (V secolo). Ravenna.

Van Gogh riconduce la luce delle stelle a forme quasi geometriche. Le sue pennellate dense e abbreviate rappresentano la realtà in forme essenziali e semplificate. È un principio utilizzato nell’arte fin dall’antichità: questo mosaico del V secolo, che decora il piccolo Mausoleo di Galla Placidia, raffigura l’immensità di un cielo stellato con una essenzialità e una forza evocativa simili a quelle del cielo di Van Gogh.

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