L'opera simbolo: La Tour Eiffel

L'OPERA SIMBOLO: La Tour Eiffel

Nella seconda metà dell’Ottocento la fiducia nelle nuove invenzioni e nelle scoperte della scienza ha forti ripercussioni anche nell’arte.

UN NUOVO SKYLINE PER LA CITTÀ

La Rivoluzione industriale cambia il volto delle maggiori città europee: per far fronte all’aumento impetuoso della popolazione si creano nuovi quartieri, collegati ai vecchi centri storici da adeguate reti stradali. Nelle nuove aree, con soluzioni del tutto originali, vengono costruiti nuovi monumenti che parlano il linguaggio della modernità, comune alle capitali su entrambe le sponde dell’oceano Atlantico.

Gustave Eiffel, Tour Eiffel (1889), ferro, h 304 m. Parigi.

NUOVI MATERIALI PER NUOVE FORME

L’uso in architettura di nuovi materiali, come il ferro, il vetro e il cemento, libera l’immaginazione dei progettisti: nascono opere che hanno una decisa verticalità e che propongono soluzioni costruttive audaci, comunicando nuove emozioni e una nuova idea di bellezza. L’uso del ferro, in particolare, consente di realizzare opere di forte spettacolarità, che sembrano sfidare le leggi della fisica.

OLTRE LA TRADIZIONE

Rispetto a quanto accadeva in passato, in architettura la struttura delle costruzioni non viene più nascosta sotto l’intonaco o dentro le murature, ma è esibita – quasi con orgoglio – “a vista”, e sostituisce spesso le decorazioni.
La storia e la tradizione non sono più fondamentali per gli artisti, pienamente protagonisti del loro tempo e liberi di immaginare ed esprimersi con linguaggi che sfruttano al meglio le potenzialità offerte dalle innovazioni della scienza e della tecnica.

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva