Caspar David Friedrich

Friedrich è uno dei maggiori interpreti di quel filone della pittura romantica che esalta la potenza e la forza della natura, celebrandone i caratteri quasi divini rispetto alla fragilità dell’uomo. Nei suoi dipinti il paesaggio è protagonista assoluto; le figure umane sono presenze del tutto marginali o addirittura, nella maggior parte dei casi, assenti. Un sentimento di ammirazione per le forze che dominano l’universo si accompagna spesso a un senso di mistero e di solitudine.

UN PAESAGGIO DESOLATO

Il senso della morte e della desolazione è trasmesso dalle croci e dalle lapidi che popolano l’area su cui sorgono grandiosi alberi spogli. La dimensione eccezionale delle piante si deduce confrontando la loro altezza con il rudere della cattedrale che domina il centro della composizione. Il contrasto fra l’opera dell’uomo – anche se audace e ingegnosa, come le possenti costruzioni gotiche – e la solenne grandezza della natura è accentuato ancor di più dalle minuscole figure davanti a quello che doveva essere il portale d’ingresso della chiesa.