Leggi l'opera: La Fucilazione del 3 maggio 1808

LEGGI L'OPERA: La Fucilazione del 3 maggio 1808
Francisco Goya

UN PO' DI STORIA

La storia europea, e con essa quella spagnola, è sconvolta sul principio dell’Ottocento dalle guerre napoleoniche. Fra il 1808 e il 1814 Napoleone affida a uno dei suoi fratelli il governo della Spagna, ma una parte della popolazione si ribella alla dominazione francese. Goya si schiera a fianco del nuovo re e realizza una serie di opere che affermano pubblicamente la sua fedeltà alla Francia di Napoleone; tuttavia questo quadro, dedicato a un episodio drammatico come la fucilazione di alcuni ribelli spagnoli da parte dei francesi, rivela il suo travaglio interiore e la sua disillusione nei confronti della politica e del modo di agire del regime napoleonico.


1751, olio su tela, 62x50 cm. Venezia, Museo del Settecento di Ca’ Rezzonico.

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È calato il sole e l’oscurità avvolge la scena. Una luce abbagliante, proveniente da una grande lanterna posata a terra, conduce l’occhio verso uno dei ribelli, un umile contadino che esprime nel volto e nei gesti tutta la sua disperazione, ma anche una profonda dignità: non abbassa gli occhi davanti al plotone di esecuzione, guardando in faccia la morte. Alcuni dei compagni giacciono a terra in una pozza di sangue, mentre quelli ancora in vita assumono posizioni che rivelano dolore, paura e rassegnazione.
Sulla destra emerge dalle tenebre il profilo dei tetti di Madrid, che appare indifferente o inconsapevole della violenza che si compie a poca distanza.
L’opera di Goya è una denuncia della brutalità del potere: i personaggi in divisa sono uomini senza volto, le cui schiene curve e le teste reclinate richiamano il destino del militare, schiacciato dalla necessità di obbedire agli ordini dei superiori ma anche dalla responsabilità delle uccisioni che compie.

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