Focus: Il secolo delle porcellane

FOCUS: Il secolo delle porcellane

La porcellana è una variante della lavorazione della ceramica, caratterizzata da maggiore durezza e uniformità del colore. Giunge in Europa nel Cinquecento, dalla Cina, ma è nel Settecento che statuette decorative, ninnoli, servizi di tazze e bricchi ottengono un enorme successo, in concomitanza col diffondersi di bevande come il caffè, il tè, il cioccolato. La possibilità di modellarla in forme bizzarre, di decorarla con colori o dorature fa della porcellana la perfetta rappresentante del gusto rococò.
La grande richiesta e i prezzi molto alti fanno sì che in Europa si cerchi di sottrarre alla Cina il segreto della sua fabbricazione, che richiede materiali costosi, forni attrezzati per cotture ad alta temperatura, mano d’opera specializzata. I primi a riuscire nell’impresa sono i tedeschi della manifattura di Meissen, in Sassonia. Seguono i francesi, con le produzioni di Chantilly, Sèvres e Limoges. In Italia le prime porcellane si producono negli anni Quaranta del Settecento a Napoli, nella fabbrica reale di Capodimonte; segue la manifattura di Doccia presso Firenze.
In tutti questi casi le produzioni avvengono sulla spinta e col finanziamento di re e granduchi, mentre in Inghilterra nascono le prime fabbriche private, con la produzione di Chelsea e poi, alla fine del secolo, con la produzione Wedgwood.
Anche la porcellana rientra dunque nel graduale passaggio – che si avvia nel Settecento – dalla produzione artigianale a quella industriale, con una sempre maggiore specializzazione e meccanizzazione delle fasi di lavorazione.

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva