Leggi l'opera: Il rinoceronte

LEGGI L'OPERA: Il rinoceronte
Pietro Longhi

UN PO' DI STORIA

Pietro Longhi (Venezia 1702-1785) compie il suo apprendistato come pittore di storia e di soggetti religiosi, per dedicarsi poi alle scene di vita quotidiana.
I protagonisti dei suoi dipinti sono cittadini qualunque, in genere mercanti e borghesi, ma non mancano saltimbanchi, osti, dottori, lavandaie e precettori. Tra i suoi modelli ci sono anche artisti stranieri come Watteau e Hogarth, conosciuti tramite le stampe che circolavano nell’ambiente. Longhi riproduce con realismo e ironia le mode correnti e le abitudini dei suoi contemporanei, dando modo all’osservatore di entrare, per così dire, nelle loro case e di partecipare alle loro attività.

1751, olio su tela, 62x50 cm. Venezia, Museo del Settecento di Ca’ Rezzonico.

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Longhi è un contemporaneo di Canaletto, ma il suo sguardo su Venezia è molto più ravvicinato. Non abbiamo qui la veduta di un esterno, ma il racconto di un episodio quotidiano, visto in un interno e da vicino. In primo piano c’è il protagonista esotico del dipinto, uno dei primi rinoceronti arrivati in Europa, e dietro di lui tutto il naturale stupore, l’entusiasmo, la curiosità del pubblico, costituito da giovani e meno giovani, bambini e signore mascherate.
I colori tendono al bruno, con ampie macchie chiare nei soggetti posti al centro della composizione (spesso nelle vesti), come se la luce li centrasse proponendoli all’attenzione dell’osservatore.

Confronta

William Hogarth, La visita dal ciarlatano (1743 ca.), olio su tela, 68,5x89 cm. Londra, National Gallery.

Nel Settecento illuminista era molto diffusa l’attenzione quasi scientifica ai dettagli della vita sociale. In Longhi e nelle opere dell’inglese William Hogarth (Londra 1697-1764) si trova lo stesso interesse verso i propri concittadini, le loro abitudini, le loro passioni e debolezze. Qui il pittore inglese mostra un cliente ingannato da un falso medico.

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