IL SETTECENTO

È un secolo di trasformazioni profonde nelle idee e nella società: il pensiero illuminista e la Rivoluzione francese cambiano la storia d’Europa.

IL CONTESTO: Ragione e rivoluzione

Il Settecento vede l’Europa in fermento sotto tutti i profili.
Sul piano economico, il miglioramento dei commerci e della produzione agricola porta maggiori ricchezze e favorisce un aumento della popolazione. Olanda, Francia e Inghilterra si spartiscono i commerci marittimi e continuano la conquista di nuove terre.
In Spagna, fino a quel momento governata dalla dinastia austriaca degli Asburgo, sale al trono Filippo di Borbone: scoppia una guerra per la successione tra Austria, Olanda, Inghilterra da una parte, e Spagna dall’altra.
Questo conflitto avrà conseguenze anche per l’Italia, che si troverà divisa in gran parte tra due potenze: l’Austria nel Regno Lombardo-Veneto (a eccezione di Venezia, indipendente) e la Spagna al Sud. Rimangono solidi il potere pontificio nell’Italia Centrale, la Repubblica di Genova e il Granducato di Toscana (alleati della Spagna); crescono invece l’importanza e l’autonomia del Piemonte, retto dalla dinastia dei Savoia.

LE RIVOLUZIONI

Nella seconda metà del secolo gli Stati Uniti d’America ottengono l’indipendenza dall’Inghilterra; contemporaneamente, in Francia, la Rivoluzione abbatte la monarchia borbonica e prepara la strada all’avvento di Napoleone.

L’ILLUMINISMO E LA SCIENZA

Sul piano delle idee si fa strada l’Illuminismo, che sostiene il primato della ragione come strumento di indagine del mondo contro ogni superstizione dettata dall’ignoranza – come una luce, appunto, che rischiara l’oscurità – e dà un contributo fondamentale allo sviluppo della scienza e della tecnologia.

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