Leggi l'opera: La Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

LEGGI L'OPERA: La Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane
Francesco Borromini

UN PO' DI STORIA

Come Sant’Ivo alla Sapienza, anche la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane è un edificio di piccole dimensioni, al punto da essere noto come San Carlino: l’area della chiesa è pari a quella di un solo pilone della Basilica di San Pietro! I frati che la commissionano a Borromini non hanno grandi mezzi economici, lo spazio su cui costruire è trapezoidale, la facciata deve tenere conto dell’esistenza, nel punto in cui deve sorgere, di una delle quattro fontane che danno nome al luogo (la fontana è ben visibile in un angolo nella fotografia). Ma a Borromini piacciono le sfide e accetta l’incarico, riuscendo a dare alla sua costruzione un’ariosità che la fa apparire più spaziosa del reale. I lavori, iniziati nel 1634, si frammentano in vari periodi; la chiesa alla fine sarà completata dal nipote dell’architetto.


1632 (progetto)-1660, Roma.

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Borromini modula sapientemente le superfici esterne e interne alternando strutture concave e convesse. La facciata è frammentata e composta di numerosi elementi; l’interno è a croce greca con uno spazio centrale ellittico. Originale è l’interno della cupola, ellittico e ornato da cassettoni di forme e misure diverse; il lanternino centrale (l’elemento architettonico che corona la cupola, munito di finestre) illumina ogni particolare decorativo. L’architetto segue personalmente il lavoro di ogni decoratore, come è abituale nella tradizione artigiana della sua famiglia.

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