Leggi l'opera: La Vocazione di san Matteo

LEGGI L'OPERA: La Vocazione di san Matteo
Caravaggio

UN PO' DI STORIA

Caravaggio realizza questa tela, insieme ad altre due, per la Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi. I dipinti, che sono la prima committenza pubblica dell’artista, raffigurano tre storie della vita dell’apostolo ed evangelista Matteo: la Vocazione, cioè la chiamata da parte di Gesù; il San Matteo e l’angelo, con l’apostolo intento ad ascoltare un angelo che gli detta il Vangelo; e il Martirio.
Con queste opere si apre il secolo, e ha inizio anche la fortuna romana del pittore. Il mondo artistico di Roma conosce per la prima volta lo stile nuovo di Caravaggio, con le figure che la luce fa emergere dalla penombra: da questo momento l’arte secentesca prende nuove strade.


1600-1602, olio su tela, 322x340 cm. Roma, Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli.

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La scena è ambientata in una taverna; il santo, con la barba e ben vestito, è a un tavolo con altri avventori, tutti in abiti secenteschi, come se i fatti stessero accadendo proprio in quel momento, al tempo di Caravaggio.
Gesù, accompagnato da san Pietro, entra da destra, come la luce, e indica Matteo; lo chiama invitandolo a seguirlo, e questi rivolge un dito verso se stesso con aria interrogativa: “Dici a me?”. Il fascio di luce investe Matteo con una forza a cui non è permesso sottrarsi. Fra i cinque avventori, Matteo è uno dei tre che si voltano verso Gesù; gli altri due preferiscono continuare a occuparsi del denaro che è sul tavolo. Questo dettaglio vuole ricordare che non tutti rispondono alla chiamata della fede, ma che molti si chiudono invece nel proprio egoismo.
San Matteo, prima di diventare uno dei dodici apostoli (e poi autore di uno dei Vangeli), era un pubblicano, un funzionario incaricato di raccogliere le tasse per conto dei Romani, che al tempo di Gesù dominavano la Palestina. Come tali, i pubblicani non erano amati dagli Ebrei. Il significato simbolico del quadro è che la Grazia divina salva anche i peccatori, come Matteo.

Confronta

Leonardo da Vinci, Ultima cena (1494-1498), particolare, tempera e olio su muro. Milano, Convento di Santa Maria delle Grazie, Refettorio.

Michelangelo, Creazione di Adamo (1508-1512), particolare, affresco. Città del Vaticano, volta della Cappella Sistina.

Quando dipinge la Vocazione di san Matteo Caravaggio ha ben presenti due opere famosissime: l’Ultima cena di Leonardo e la Creazione di Adamo di Michelangelo nella Cappella Sistina. In tutti e tre i dipinti c’è un analogo gioco di dita che indicano, toccano, esprimono emozioni.

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