L'opera simbolo: La Fontana dei Fiumi

L'OPERA SIMBOLO: La Fontana dei Fiumi

Il Seicento trasforma città e campagne: ogni piazza o chiesa può diventare un teatro, ogni bosco un giardino, ogni castello una reggia.

SCENOGRAFIA URBANA

Nel Seicento papi e sovrani, cardinali e nobili, ma anche i ricchi mercanti, capiscono che molto del loro prestigio dipende dalla capacità di comunicare con il mondo. Trasformare il volto di una città con opere di grandi dimensioni o realizzate in materiali preziosi diviene la più efficace manifestazione del potere e della generosità di chi la governa. Per questo in grandi città come Roma, Vienna, Parigi, così come in centri minori, si rimodellano quartieri, con nuove piazze, giardini, terrazzamenti.

Gian Lorenzo Bernini, Fontana dei Fiumi (1651), marmo, h 30 m. Roma, piazza Navona.

PADRONANZA DELLA TECNICA

La richiesta di opere d’arte cresce. Grandi progetti pubblici e privati vedono impegnati non solo architetti, pittori e scultori, ma anche squadre di mobilieri, doratori, scalpellini e molti altri artigiani, sempre più specializzati e orgogliosi della propria maestria.

EFFETTO MERAVIGLIA

L’arte secentesca si rivolge a un pubblico il più ampio possibile. Per questo, in luoghi pubblici come strade e piazze, si studia la collocazione di chiese, monumenti e fontane in modo da valorizzarne al massimo l’effetto spettacolare.

Art Gallery
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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva