Verso le competenze

 Verso  le  competenze 

LA LEZIONE BASE

Leggi la sintesi e indica se le affermazioni sono vere o false.

  • Nell’arte del Cinquecento giungono a maturazione le innovazioni del secolo precedente per quanto riguarda la resa dello spazio, lo studio dell’Antico, la qualità e la lavorazione dei materiali, che acquistano sempre più importanza.
  • La prospettiva, come strumento di rappresentazione realistica del mondo, conosce una grande evoluzione, e un raffinatissimo uso del colore rafforza gli effetti visivi della profondità dello spazio. Questo uso, sviluppato soprattutto dall’arte veneta, fa del colore un potente strumento espressivo.
    In area toscana, invece, è il disegno – come modo di definizione dell’immagine attraverso contorni netti e precisi – lo strumento a cui si affidano, per tutto il secolo, molti artisti.
  • Alcuni artisti, detti manieristi, vogliono superare l’imitazione della natura e dell’Antico, dipingendo soggetti che suscitano meraviglia, con colori innaturali e spesso forti.
  • La scultura mostra un nuovo rapporto con la classicità: la lavorazione del bronzo gareggia con la qualità delle statue antiche, e la ricerca di una perfezione assoluta nell’anatomia dei corpi rivela l’aspirazione a un ideale di bellezza universale.
  • Anche l’architettura dialoga con l’Antico: da un lato si studiano i ruderi degli edifici per comprenderne la forma e i caratteri decorativi, così da riproporne la grandiosità degli spazi e la ricchezza dello stile; dall’altro si analizzano le forme classiche per trarne degli spunti da rielaborare liberamente.
  1. La prospettiva acquista molta importanza nell’arte del Cinquecento.
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  2. Nella pittura del Cinquecento l’uso del colore si evolve e si affina.
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  3. Le sculture mostrano una grande attenzione per l’anatomia.
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  4. Nel campo dell’architettura si rompe completamente con il passato.
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LA GALLERIA DELLE OPERE

Osserva le immagini e rispondi alle domande.

  1. Da quali grandi artisti del Cinquecento sono stati dipinti questi ritratti?
  2. Una di queste opere si trova al Museo del Louvre di Parigi. Quale?

LEGGI L’OPERA…

Dopo aver dipinto la volta della Cappella Sistina, Michelangelo affresca sulla grandissima parete di fondo il Giudizio universale. La scena ha come elemento centrale Cristo giudice, intorno al quale si genera un movimento vorticoso: le figure di sinistra sono mosse dal desiderio di raggiungere le altezze del Paradiso, mentre quelle di destra cercano di evitare la discesa verso l’Inferno. Le figure in basso sono più piccole rispetto a quelle in alto per rafforzare il senso di dinamicità e di ascesa verso l’alto, guidando così l’occhio dell’osservatore.
La sfida di Michelangelo è rendere presente e concreto un evento, il giorno del Giudizio, che l’uomo può solo immaginare. Lo spazio allora non può essere quello quotidiano e reale: l’artista realizza uno sfondo vuoto, senza riferimenti architettonici, senza contatti con il mondo vero. Sono le possenti figure che danno forma allo spazio, occupandolo con la forza delle proprie masse corporee, dipinte come se fossero delle gigantesche sculture.

Rispondi alle domande.

  1. In che cosa le figure che scendono verso l’Inferno sono diverse da quelle che salgono in Paradiso?
  2. Perché la scena dipinta da Michelangelo appare così dinamica?
  3. Quali figure e quali particolari ti colpiscono di più? Perché?

…E CONFRONTALA

L’opera del pittore fiammingo Hans Memling si compone di tre pannelli, che corrispondono ai tre temi principali del Giudizio universale: in quello centrale Gesù in trono dà avvio al Giudizio; in quello di sinistra gli eletti vengono accompagnati in Paradiso; in quello di destra i peccatori sono gettati nelle profondità dell’Inferno. Nel pannello centrale la figura di Cristo domina la scena con estrema chiarezza, dando grande solennità alla composizione. Non ci sono riferimenti naturalistici, se non per le nuvole ai piedi di Gesù, ma la disposizione ordinata dei santi che lo circondano suggerisce uno spazio percepibile con i sensi dell’uomo, anche se lontano e remoto. Nel pannello di sinistra, il Paradiso appare come un luogo reale: una splendida porta marmorea, decorata e arricchita da sculture, accoglie gli eletti. Allo stesso modo, gli abissi dell’Inferno sono evocati con forte realismo dalle alte fiamme e dalle rocce che sono rappresentate con grande verosimiglianza e che danno forma alle pareti di una caverna.

Rispondi alle domande.

  1. Le opere di Michelangelo e di Memling hanno gli stessi protagonisti, per esempio Cristo. Sai individuarne altri? Confrontali per evidenziare similitudini e differenze.
  2. Quali differenze trovi nei colori usati dai due artisti?
  3. Quale delle due opere, secondo te, risulta più realistica? Perché?

E ora rispondi

Rispondi sul quaderno.

1 Chi sono i tre grandi maestri del Cinquecento?

2 Perché le sculture di Michelangelo sono considerate capolavori insuperabili?

3 Leonardo da Vinci, oltre che artista, era scienziato, ingegnere, inventore. Come ha influito il suo amore per la scienza nelle sue opere pittoriche?

4 Quale altro pittore, oltre a Leonardo, introduce con grande maestria dei paesaggi come sfondo alle sue opere?

5 Quali pittori eccellono nell’uso del colore, al posto del disegno, per definire le figure o per dare profondità allo spazio giocando su ombra e luce?

6 Sai citare una famosa scultura in bronzo di Benvenuto Cellini e una di Giambologna?

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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva