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Il palazzo si sviluppa attorno a un cortile centrale di forma quadrata e ripropone la struttura della domus romana a un solo piano.
Dall’ingresso, che si apre nella facciata occidentale, si entra in un atrio a quattro colonne, poi si attraversano numerose sale per giungere a una loggia rivolta a est, affacciata su un giardino arricchito di vasche d’acqua (dette peschiere).
All’interno molti ambienti sono decorati con affreschi dedicati ai cavalli, prediletti dal signore di Mantova, o ai temi dei piaceri dell’amore. Spicca la Sala dei Giganti, interamente decorata dal soffitto fino al pavimento con uno stile illusionistico: sulle pareti i Titani (giganti), che si sono ribellati agli dei, vengono puniti tra architetture che crollano ed espressioni di angoscia e dolore; in alto, sul soffitto, le divinità trionfano tra le nuvole.
Occhio al dettaglio
Le facciate di Palazzo Te sono caratterizzate da intonaci a rilievo che imitano blocchi di pietra ruvidi e irregolari, a formare il cosiddetto “bugnato rustico”, che suggerisce l’idea di un’architettura massiccia e forte. Alcuni elementi appaiono schiacciati e deformati dal peso della costruzione: gli elementi centrali degli archi, per esempio, sembrano sfilarsi, scivolando verso il basso, come schiacciati dal peso della costruzione.