L'arte sumera

L’ARTE SUMERA

LA CELEBRAZIONE DEI RE E DEGLI DEI

La civiltà e la cultura dei Sumeri si sviluppano tra il IV e la fine del III millennio a.C. Le immagini sumere ci raccontano le vicende di questo popolo: tutta l’arte mesopotamica, infatti, ha in comune la narrazione di avvenimenti storici che esaltano le imprese del popolo raffigurato. Presso i Sumeri si definisce anche, sempre più, l’idea del sovrano assoluto, supremo depositario di saggezza, giustizia, potere, ritenuto un dio. Ma gli dei sono temuti e devono essere venerati di continuo: per questo motivo nei templi si depongono molte statuette in atteggiamento di preghiera.

LA CONQUISTA

Il cosiddetto “stendardo di Ur” è così chiamato per la sua forma: somiglia a una bandiera, ma in realtà è una scatola di legno intarsiata su due lati con conchiglie e lapislazzuli. Sul lato che vedi qui sopra si racconta, in tre fasce sovrapposte, una guerra, con carri, soldati, prigionieri e, al centro, in alto e più alto degli altri personaggi, il re. Sull’altro lato è invece rappresentata la pace raggiunta.

STATUETTE VOTIVE

Questa statuetta proviene dal Tempio di Ishtar nella città sumera di Mari (oggi in Siria). Raffigura forse un sacerdote, oppure un fedele in preghiera: collocandola nel tempio, era come se il donatore continuasse in eterno il proprio atto di devozione. Il personaggio indossa un ampio gonnellino di lana, tipico abito sumero. I tratti del volto sono bloccati nella fissità dello sguardo, anche se un accenno di sorriso apre uno spiraglio alla rappresentazione di un sentimento, o di un’emozione.

Art Gallery
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Storia dell'Arte - Comunicazione visiva