Dossier Arte plus - volume 5 

L architettura e il design della Modernità Le Corbusier 119. Le Corbusier, Progetto di Ville Contemporaine, 1922. 120. Le Corbusier, Progetto di Ville Radieuse, 1931. 121. Le Corbusier, Chaise longue à réglage continu, 1929, culla e piedistallo in acciaio verniciato nero opaco, materassino in pelle. chi, monumenti e arredi. Un primo progetto di Ville Contemporaine (119) è del 1922. Si tratta di una città che si estende, in una maglia ortogonale, con tre tipologie di edifici: grattacieli a base cruciforme, case di sei piani e, nella zona periferica, complessi da 120 alloggi, con zone commerciali e ricreative. „ Ville Radieuse Nel 1931 Le Corbusier propone invece Ville Radieuse (120), un modello di città moderna caratterizzato dallo sviluppo di un unico edificio residenziale alto 11 metri, con una lunghezza indefinita interrotta a blocchi di 400 metri, che si insinua nel territorio librandosi sui pilotis. Anche le strade sono sopraelevate. In questo modo al livello del suolo si snoda un parco continuo con scuole, servizi, negozi e strutture per lo sport e la cultura. Il tutto organizzato con una distinzione netta tra funzioni residenziali e di lavoro, queste ultime suddivise in aree per fabbriche e uffici. Verso l eclettismo e la sperimentazione ad aumentare i metri quadri calpestabili, ha anche il merito di recuperare la porzione di terreno coperto dalla casa e creare zone verdi, così la natura entra a far parte della costruzione. Le Corbusier ha modo di usare questi elementi, oltre che per edifici residenziali di massa urbani ( pp. 246-248), anche per molte ville private suburbane, i cui committenti esigono un abitazione rispondente ai canoni estetici della vita moderna: aperta, fluida, dinamica, essenziale e libera da stili decorativi. „ Villa Savoye L emblema di questo nuovo linguaggio progettuale è Villa Savoye a Poissy, in Francia (116-117-118). Realizzata fra il 1928 e il 1931, vede l impiego di tecnologie e tecniche mai utilizzate prima che allungano i tempi costruttivi e pongono problemi per la manutenzione. Da un punto di vista tecnico-funzionale Le Corbusier fallisce quindi negli intenti ma, per i presupposti progettuali ancora validi, di recente Villa Savoye è stata dichiarata dal governo francese monumento di interesse nazionale. Le città utopistiche La metafora della macchina porta Le Corbusier a interrogarsi sul funzionamento della vita. E fin da subito, con l equazione «tutto è architettura , l attenzione alla questione sociale dall edilizia di massa si estende alla città intesa come insieme di edifici, strade, ponti, par- Seguono altri rilevanti progetti, soprattutto nel secondo dopoguerra, ma è importante ricordare qui che nel 1928 Le Corbusier, insieme ad altri eminenti architetti di tutto il mondo, fonda il Ciam (Congrès Internationaux d Architecture Moderne). L intento è quello di discutere le nuove linee guida dell architettura, trattando sia il tema della standardizzazione industriale e tipologica sia le direttrici dell urbanistica, che chiedeva soluzioni pressanti dato che la vita moderna si concentrava sempre di più nelle città, in progressiva espansione. Le indicazioni riassuntive del Ciam confluiscono nel 1933 nella Carta d Atene e contemplano soluzioni per lavoro, abitazione, traffico e riposo. Gli incontri, dopo l interruzione per la Seconda guerra mondiale, si terranno ancora fino al 1959, quando l architettura e il mondo saranno ormai vicini a nuovi cambiamenti. Nel ripensare lo spazio domestico, Le Corbusier, con Pierre Jeanneret, ritiene fondamentale anche la progettazione degli arredi, che intende come un equipaggiamento per le esigenze domestiche. I primi mobili sono infatti concepiti come armadi modulari di diverse misure e adattabili a vari usi, chiamati Casiers Standard. Insieme alla designer Charlotte Perriand (Parigi 1903-1999), dal 1927 al 1937 i due architetti sviluppano la serie in tubolare di acciaio, famosa tutt oggi, nella quale spicca l intramontabile chaise longue (121). 245

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Dal Postimpressionismo all'arte contemporanea