FOCUS: I ritratti in marmo

Focus I RITRATTI IN MARMO Nella produzione artistica di Gian Lorenzo Bernini, un particolare ruolo hanno i bustiritratto, a cui si dedica, fin da giovane, per tutto il corso della sua carriera: essi rivelano non solo le eccezionali modulazioni a cui lo scultore è in grado di piegare il marmo, ma anche una straordinaria sensibilità di analisi psicologica. La galleria dei personaggi ritratti permette inoltre di ricostruire la rete di relazioni professionali e umane che segnarono la carriera dell artista, con uno spaccato molto attendibile dell ambiente aristocratico soprattutto romano, ma non solo di quegli anni. Le istantanee in marmo di Bernini Bernini sosteneva che per poter cogliere la vera essenza di una persona bisogna stu- Gian Lorenzo Bernini, Busto del cardinale Scipione Borghese, 1632, marmo, h 77,2 cm. Roma, Galleria Borghese. 64 diarla nella sua vita di tutti i giorni e nelle occupazioni e atteggiamenti abituali: da diverse testimonianze sappiamo infatti che, invece che mettere in posa i suoi soggetti, Bernini li frequentava per osservarli in movimento e in queste occasioni realizzava una serie di schizzi, studi, disegni e bozzetti in argilla dei suoi modelli, per familiarizzare con il soggetto, e comprenderne la personalità. I ritratti di Bernini possiedono così un dinamismo che non ha eguali nell arte del Seicento: trasmettono il carattere dei personaggi, raffigurati con espressioni, modi di volgersi, di guardare e di atteggiarsi, da sembrare quasi delle immagini instabili, in movimento, come fossero moderne istantanee in marmo. Il Busto del cardinale Scipione Borghese, ese- Gian Lorenzo Bernini, onarelli, Busto di Costanza Bonarelli, 1636-1638, h 72 cm.. onale Firenze, Museo Nazionale del Bargello. guito da Bernini in giovane età, raffigura il religioso colto mentre sembra che stia parlando: la volumetria essenziale, la resa psicologica approfondita e la maggiore forza espressiva creano un nuovo modello di ritratto ufficiale, di dimensione più intima, quasi a colloquio con l osservatore. Diversa è l immagine, vivace e spontanea, di Costanza Bonarelli, eseguita tra il 1636 e il 1638, con ogni probabilità un immagine privata, che decorava l abitazione di Bernini e che lo scultore, amante della donna moglie di un suo allievo, realizzò per se stesso. La leggenda romantica dell amore per Costanza, che trova conferma nella biografia dell artista scritta dal figlio, ha riscontro anche nella straordinaria vivacità con cui Bernini ritrae la donna, priva di ogni ufficialità:

Dossier Arte plus - volume 4
Dossier Arte plus - volume 4
Dal Seicento all’Impressionismo