Gli edifici per lo sport
L’attività fisica e sportiva aveva una grande importanza nella società greca, sia per quanto riguarda l’educazione dei giovani, sia nella celebrazione dei Giochi panellenici, in occasione dei quali cittadini delle diverse póleis e colonie si riunivano presso i santuari, che dunque non comprendevano solo edifici sacri, ma anche impianti sportivi. Come si è visto, sculture importanti come l’Auriga di Delfi (► pp. 114-115) prendono spunto da vittorie nei Giochi, mentre i vasi sono spesso decorati con scene raffiguranti competizioni agonistiche. Anche la poesia tramanda descrizioni di prove a carattere sportivo fin dai poemi omerici, mentre gli atleti vittoriosi erano celebrati con componimenti detti epinici (celebri quelli di Pindaro).
Ogni città aveva dei ginnasi (gymnásia, dal greco gymnós, “nudo”, perché le attività atletiche venivano praticate senza abiti), ossia edifici con cortili aperti circondati da portici per l’educazione intellettuale e sportiva dei giovani. Il termine palestra indica invece un ambiente dedicato alla lotta (pále) e al pugilato, spesso accompagnato da piccoli ambienti termali. Tuttavia la distinzione tra palestra e ginnasio non è sempre netta: anche la palestra assume in seguito la funzione di scuola.
Le gare atletiche si svolgevano nello stádion, la pista per la corsa, che prende nome da un’unità di misura pari a 600 piedi e ha la forma di un rettangolo allungato (52). L’hippódromos era destinato alla corsa dei carri e dei cavalli; era allestito con scarse attrezzature permanenti e perciò non restano tracce interessanti.
I più antichi ginnasi di cui abbiamo notizia sono l’Accademia e il Liceo di Atene, istituiti nella metà del VI secolo a.C., quando l’esercizio fisico viene riconosciuto come parte integrante della formazione del cittadino maschio. È interessante notare che, nelle lingue moderne, le parole “ginnasio”, “accademia” e “liceo” indicano istituzioni educative, ma non sportive, a causa della separazione tra attività fisica e mentale che ha caratterizzato la cultura occidentale dalla fine del mondo antico. “Palestra”, “stadio” e “ippodromo” sono invece termini diffusi in molte lingue per indicare strutture a carattere sportivo. Purtroppo, è possibile farsi un’idea delle installazioni sportive di Età arcaica solo mediante testimonianze scritte o pitture vascolari. Per l’Età classica, gli scavi archeologici hanno messo in luce alcuni resti, tra cui quelli del Ginnasio del Santuario di Kos (53), nell’omonima isola, risalente al IV secolo a.C.