L’ELETTRIZZAZIONE
Abbiamo visto che ci sono materiali, come la plastica e l’ambra, ma è anche il caso del vetro, che quando vengono strofinati su altri materiali, come la lana, hanno la proprietà di elettrizzarsi, cioè di acquistare una carica elettrica. La stessa cosa vale per il materiale su cui essi vengono strofinati, come appunto la lana. Tra i due corpi, infatti, avviene un trasferimento di elettroni, tale per cui il corpo che li acquista diventa carico negativamente, mentre quello che li cede si carica positivamente.
Questo trasferimento di elettroni, che determina l’elettrizzazione di un corpo, può
avvenire in tre modi: per strofinio, per contatto, o per induzione.
- Quando un corpo ha la proprietà di elettrizzarsi dopo essere stato strofinato, si parla di elettrizzazione per strofinio (avviene per esempio per la plastica sulla lana).
- Anche un semplice contatto può comportare trasferimento di elettroni da un corpo a un altro: si parla in questo caso di elettrizzazione per contatto. Se, per esempio, una bacchetta di plastica caricata negativamente entra in contatto con una pallina di stagnola, le cede elettroni e la pallina di stagnola si carica negativamente.
- Un corpo, però, può elettrizzarsi anche senza entrare in contatto con un altro corpo, per effetto del campo elettrico. Infatti, se un corpo elettricamente neutro entra nel campo elettrico creato dalla carica di un corpo elettrizzato, le sue cariche elettriche di segno uguale a quello del campo, essendone respinte, tendono ad allontanarsi, mentre quelle di segno opposto, essendone attratte, si avvicinano. Si parla allora di elettrizzazione per induzione. Poiché in tale situazione le cariche di segno opposto sono più vicine di quelle dello stesso segno, la forza prevalente tra i due corpi è quella di attrazione.