SCIENZA & SALUTE

MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

Le malattie sessualmente trasmissibili sono un gruppo di malattie infettive che si trasmettono tramite i rapporti sessuali. Poiché sono legate all’atto sessuale, sono anche note come malattie veneree, dal nome di Venere, dea dell’amore. Quelle più gravi e più diffuse a livello mondiale sono l’AIDS e la sifilide.
La sifilide è una malattia causata da un batterio, il Treponema pallidum, che provoca ulcere e lesioni in diverse parti del corpo e, nei casi più gravi, colpisce interi organi. È molto contagiosa e può essere trasmessa anche da madre a feto durante la gravidanza. Richiede cure specifiche e attente, a base di antibiotici.
L’AIDS, cioè la sindrome da immunodeficienza acquisita, è una grave malattia causata dal virus dell’HIV (Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana). Scoperta nel 1981, per l’enorme numero di persone colpite nel mondo, in particolare in Africa, è considerata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una pandemia, ossia un’epidemia ad ampia diffusione. Poiché il virus HIV attacca un particolare tipo di linfociti T, importantissimi per la risposta immunitaria, le persone affette dall’AIDS possono non essere più in grado di difendersi neanche da una comune influenza.
Il virus HIV si trasmette tramite rapporti sessuali non protetti con persone infette e per contatto diretto con sangue infetto; può essere anche trasmesso da una madre infetta al feto durante la gravidanza. Inoltre è un virus estremamente variabile, pertanto non è stato ancora messo a punto un vaccino in grado di debellarlo. Esistono terapie farmacologiche che danno risultati incoraggianti, ma che hanno, però, il difetto di essere estremamente costose e, di conseguenza, non possono essere adottate nei Paesi poveri come l’Africa, dove la necessità di cure efficaci è altissima.
Ancora oggi l’unica vera arma contro la diffusione dell’AIDS è la prevenzione. Per ridurre il rischio di contrarre la malattia occorre evitare: rapporti sessuali non protetti con persone sieropositive o con partner occasionali; l’uso di materiali contaminati da sangue come siringhe, rasoi ecc., che devono essere sterilizzati; trasfusioni di sangue effettuate senza le adeguate misure igieniche e di sterilizzazione dei materiali usati.

Scienze evviva! - volume 3
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