Scienze evviva! - volume 3

    SCIENZE +     Gli anticoncezionali

Con la pubertà, femmine e maschi sono in grado di procreare. Le conoscenze attuali di biologia e di medicina permettono non solo di tutelare la salute della gestante e del nascituro, ma anche di prevenire le nascite indesiderate: per questo scopo, infatti, esistono metodi sia di tipo meccanico sia di tipo farmacologico.
Tra i contraccettivi meccanici, il più semplice è il preservativo, o profilattico: un cappuccio di lattice, o materiale plastico, che deve essere infilato sul pene e che impedisce allo sperma di entrare nella vagina.
È un dispositivo valido, il solo in grado di prevenire anche la trasmissione di malattie che si possono contrarre durante il rapporto sessuale, come l’AIDS. L’unica controindicazione è costituita dal fatto che si può rompere, vanificando l’efficacia contraccettiva. Esistono poi i dispositivi intrauterini (o IUD, dall’inglese Intra-Uterine Devices), di efficacia elevata, come la spirale, che vengono inseriti dal ginecologo nell’utero. Questi riducono il movimento degli spermatozoi e, nell’eventualità che la cellula uovo sia fecondata, ne impediscono l’impianto nell’utero.
La pillola anticoncezionale è, invece, un farmaco a base di ormoni sessuali femminili, simili a quelli prodotti naturalmente dall’organismo e che impediscono l’ovulazione. Va assunta tutti i giorni per tre settimane consecutive, seguite da una settimana di sospensione, durante la quale compare un’emorragia simile al flusso mestruale. La pillola è il metodo contraccettivo più sicuro, ma esistono alcune controindicazioni all’uso, soprattutto per chi soffre di disturbi cardiaci o circolatori: per questo va sempre prescritta dal medico.
I metodi cosiddetti naturali, invece, sono assai poco affidabili e si basano su parametri troppo variabili per effettuare previsioni certe. Uno di questi parametri è la variazione di temperatura che accompagna l’ovulazione: in concomitanza con essa, infatti, la temperatura basale, ossia quella che si registra nella vagina, subisce un aumento di pochi gradi (2-3 °C circa). È difficile però distinguere questo rialzo da un aumento dei valori della temperatura che si può verificare per un’influenza o per una qualsiasi variazione dei parametri interni, dovuta alle cause più diverse.
La pillola del giorno dopo, invece, è un anticoncezionale “d’emergenza”, che deve essere somministrato entro le 72 ore successive a un rapporto sessuale, ma che non è risolutivo: le probabilità di rimanere incinta variano comunque tra il 60% e il 90%.

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